Lombardo: ’’Noi abbiamo la coscienza a posto’’
Caso De Magistris, trasferimento per Apicella e Iannelli
Lo ha deciso la Prima Commissione del Csm. Il presidente Ugo Bergamo: ’’Tensione palpabile’’. Dalle audizioni è emerso che nel corso delle perquisizioni alcuni magistrati catanzaresi sarebbero stati addirittura fatti denudare. Mancino: ’’Fatti sconcertanti’’
ultimo aggiornamento: 06 dicembre, ore 18:39
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - La Prima Commissione del Csm ha deciso di avviare la procedura di trasferimento per i procuratori di Salerno e Catanzaro Apicella e Iannelli al termine delle audizioni sul caso De Magistris. Prima della decisione, il presidente della Prima Commissione, Ugo Bergamo, aveva ammesso: "La tensione è notevole ed è palpabile anche la sofferenza dopo gli episodi vissuti della vicenda di Catanzaro che hanno prevaricato l’aspetto processuale".
La prima commissione del Csm ha ascoltato i pg di Salerno e Catanzaro, Lucio Di Pietro ed Enzo Iannelli. Entrambe le audizioni sono durate circa un’ora e mezza. Successivamente sono stati sentiti i presidenti di Corte d’Appello Matteo Casale (vicario a Salerno) e Pietro Antonio Sirena (Catanzaro).
Dalle audizioni dei magistrati è emerso che nel corso delle perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura di Salerno, alcuni magistrati di Catanzaro sarebbero stati addirittura fatti denudare. Un particolare che sarebbe stato rivelato dal procuratore generale di Catanzaro, Enzo Iannelli, durante l’audizione davanti alla Prima Commissione del Csm sul caso De Magistris. Inoltre gli stessi magistrati sarebbero stati sottoposti anche ad altre sconcertanti ’situazioni’ per verificare l’eventuale occultamento di documentazione. Uno dei sostituti di Catanzaro che sarebbe stato costretto a denudarsi durante la perquisizione nella sua abitazione, è Salvatore Curcio, che nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Salerno ha ricevuto un avviso di garanzia, così come altri colleghi.
Iannelli ha sottolineato che in casa Curcio i militari avrebbero anche controllato gli zaini che i figli del magistrato utilizzano per la scuola, ispezionando anche altre cose non direttamente nelle disponibilità del pm. Prima di entrare al Csm per la sua audizione il Procuratore capo di Catanzaro, Antonio Lombardo, ha sottolineato: ’’Noi abbiamo la coscienza a posto e speriamo con oggi di spegnere l’incendio’’.
Dopo le indiscrezioni emerse dalle audizioni dei magistrati di Salerno e Catanzaro al Csm, il vice presidente di Palazzo dei Marescialli Nicola Mancino ha commentato: "Sono venute fuori cose sconcertanti". Mancino, che oggi non è al Csm ma nella sua casa in Campania è in continuo collegamento telefonico con il Csm, in particolare con Bergamo e il segretario generale Carlo Visconti.