Gli stralci degli interrogatori dell’ex pm davanti alla procura di Salerno
"Il procuratore Iannelli sta svolgendo indagini in modo illegittimo ed illecito"
De Magistris: "Stavo scoprendo la verità
perciò mi hanno tolto le inchieste"
CATANZARO - "E’ proprio per evitare che si potesse scoprire la verità che mi sono state sottratte, illecitamente, le inchieste Poseidone e Why Not". L’ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, dice questo ai magistrati che lo interrogano. Era il 3 luglio del 2008. E De Magistris fa riferimento ad alcuni articoli di giornali nei quali, sostiene "si può avere conferma che nell’inchiesta Why Not è subentrato un altro autore di condotte illecite ai miei danni". Fa nome e cognome l’ex pm: "E’ Salvatore Curcio, già imputato presso l’autorità giudiziaria di Salerno per gravi reati, ma sempre rimasto, saldamente, negli uffici della procura della Repubblica di Catanzaro, ed adesso quale ’esperto’, evidentemente dopo gli ’egregi’ risultati di un anno di conduzione dell’inchiesta Poseidone, subentrato nell’inchiesta Why Not".
Il 15 luglio del 2008, davanti ai magistrati salernitani è la volta della cosidetta "guerra tra le procure" di Salerno e catanzaro. E anche stavolta De magistris fa nomi e cognomi. "Il dottor Jannelli (che è il procuratore generale di Catanzaro, ndr) ha svolto e sta svolgendo in modo illegittimo ed illecito attività d’indagine direttamente e indirettamente nei miei confronti".
* la Repubblica, 8 dicembre 2008.