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1968-2008. L’INCAPACITA’ POLITICA E CULTURALE DELLE CLASSI DIRIGENTI DI AFFRONTARE LA FRATTURA IMMENSA TRA LE GENERAZIONI ...

UN’EUROPA VECCHIA E SENZA PIU’ FUTURO. LA GIOVENTU’ BRUCIATA: IN GRECIA, IN FRANCIA, IN ITALIA... Una nota di Ilvo Diamanti

mercoledì 10 dicembre 2008 di Federico La Sala
[...] un profilo comune e largamente noto. Perché le rivolte investono i giovani, sia gli studenti che i marginali, delle classi agiate e dei gruppi esclusi. I bersagli sono, in ogni caso, le istituzioni di governo, il sistema educativo e le forze dell’ordine, il sistema politico e in particolar modo i partiti e gli uomini di governo. Il denominatore comune di queste esplosioni sociali sono i giovani, occultati e vigilati da una società vecchia e in declino, da un sistema politico (...)

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> UN’EUROPA VECCHIA E SENZA PIU’ FUTURO. .. ATENE - Ancora alta tensione per le strade mentre sono in corso i funerali di Alexander Grigoropulos, ucciso da un colpo d’arma da fuoco della polizia: ad Atene, davanti al Parlamento, ci sono stati scontri tra studenti e polizia.

martedì 9 dicembre 2008

Tutto tranquillo attorno alla chiesa. Manifestazioni nella capitale e a Salonicco L’opposizione: "Nuove elezioni". Il presidente: "L’assassinio di Alexis ferita per la democrazia"

-  Atene, scontri davanti al Parlamento
-  Duemila persone ai funerali di Alexis
*

ATENE - Ancora alta tensione per le strade mentre sono in corso i funerali di Alexander Grigoropulos, ucciso da un colpo d’arma da fuoco della polizia: ad Atene, davanti al Parlamento, ci sono stati scontri tra studenti e polizia. C’è calma intorno alla chiesa dove si tengono le esequie. Non così altrove: i manifestanti sono scesi di nuovo in piazza, nella capitale e a Salonicco, e gli agenti hanno usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Non ha avuto effetto l’invito alla calma rivolto dal premier: "Faremo giustizia, ma isolate i violenti", ha detto Karamanlis. Intanto, il leader dell’opposizione Papandreou ha chiesto di andare a nuove elezioni. Stamattina il capo dello Stato ha duramente condannato l’assassinio di Alexis, definendolo "una ferita profonda per la democrazia". Il presidente Karolos Papoulias si è incontrato con il premier Kostas Karamanlis, che ha invitato le opposizioni a prendere le distanze dalle proteste.

Il funerale. La grande folla - circa duemila persone - che si è assiepata attorno alla chiesa del quartiere periferico di Atene Paleo Faliro, sta assistendo alle esequie in assoluta tranquillità. Totale assenza della polizia, se si fa eccezione per un elicottero che sorvola la zona.

Ancora disordini. Dopo i violenti episodi di ieri, non si sono placati gli animi: ad Atene, dove è in corso una manifestazione indetta da studenti e insegnanti, ci sono state nuove violenze, con giovani manifestanti e agenti che si sono scontrati davanti alla sede del Parlamento. A Salonicco, dove circa duemila studenti liceali e militanti di sinistra stanno sfilando, la polizia ha usato i lacrimogeni e alcuni giovani hanno reagito lanciando ordigni incendiari. La tensione è calata invece a Larissa, Tricala e nelle isole di Creta e Corfù, che erano state teatro dell’ondata di violenze.

L’opposizione: "Nuove elezioni". Inizia a farsi sentire il contraccolpo politico di queste giornate di proteste violente: il leader del maggior partito di opposizione, il socialista George Papandreou, ha chiesto al governo conservatore di farsi da parte e di andare a nuove elezioni. "Il popolo ha perso la fiducia nel governo", ha affermato Papandreou. Chiedono le dimissioni del governo anche il partito di estrema sinistra Syriza e quello di estrema destra Laos. I comunisti invece sono prudenti, pur essendo molto critici nei confronti dell’esecutivo.

Tensione all’università. Stamattina un centinaio di giovani ha sfidato le forze dell’ordine intorno alla scuola politecnica nel quartiere degli studenti di Exarchia, centro di Atene. I giovani asserragliati all’interno del recinto lanciavano oggetti sulle strade intorno, mentre la grande arteria della capitale che passa davanti alla scuola era chiusa al traffico. Una molotov lanciata contro un negozio di informatica ha causato un principio d’incendio. Nella notte, al Politecnico di Atene, decine di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno respinto con gas lacrimogeni gli attacchi di gruppi di giovani asserragliati all’interno della struttura. Una situazione che ha provocato le dimissioni del rettore Christos Kittas per protesta contro la completa distruzione di un edificio dell’Ateneo "che le forze dell’ordine non sono state capaci di proteggere".

Il governo. Il premier greco, Costas Karamanlis ieri ha convocato una riunione di emergenza del governo in vista anche dello sciopero generale indetto per domani che minaccia di paralizzare il Paese. Alla fine della riunione, durata tre ore, il premier ha detto che il governo "non tollererà che (la morte di un giovane) sconfini in atti inaccettabili e pericolosi" e metta a rischio la tenuta della democrazia. Il bilancio degli arresti è di 87 persone fermate.

Torino e Bologna. Scritte di protesta sono state tracciate a Torino sulla facciata del palazzo che ospita il consolato greco, in corso Galileo Ferraris, in riferimento ai disordini scoppiati in Grecia dopo l’uccisione di un quindicenne da parte di un poliziotto. "Assassini" e "Andreas vive nelle lotte" sono i messaggi che si leggono. A Bologna, una dozzina di attivisti del centro sociale Tpo ha manifestato in tarda mattinata davanti al consolato onorario della Grecia per protestare contro governo e polizia ellenici.

* la Repubblica, 9 dicembre 2008


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