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ITALIA: 1994. UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, SI FA "PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA" E NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE E REALIZZA LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA...

GIOVANI ITALIANI NEL MONDO (PRIMA CONFERENZA), ATTENTI AL TRUCCO E ALL’INGANNO. E ALLA VERGOGNA!!! Il Presidente della Repubblica Napolitano grida: Forza ITALIA; ma Schifani, Frattini e Fini (nonostante Mirko Tremaglia, onore a Lui) gridano per il partito: "Forza Italia"!!! Un gigantesco conflitto d’interessi - a cura di Federico La Sala

mercoledì 10 dicembre 2008 di Federico La Sala
IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI
NUOVO GOVERNO. FEDELTA’ ALLA REPUBBLICA E ALLA COSTITUZIONE. Giuramento di Berlusconi, Bossi e tutti gli altri Ministri. In Parlamento un solo partito e un solo urlo: "Forza Italia"!!!
QUANDO I MORTI DOMINANO I VIVI E SOFFOCANO LO SPIRITO DELLA LIBERAZIONE E DELLA COSTITUZIONE. Il 25 aprile e la trappola della "memoria condivisa".
ALL’ITALIA NEL MONDO. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OFFESO E RIDOTTO AL SILENZIO. A TUTTI I CITTADINI E (...)

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> GIOVANI ITALIANI NEL MONDO (PRIMA CONFERENZA) ---- Le voci di chi lavora fuori: «Per noi imbarazzo continuo».

sabato 16 maggio 2009

Le voci di chi lavora fuori: «Per noi imbarazzo continuo»

di g.v. *

Se gli italiani che vivono all’estero cominciano ad inviare ai giornali, al nostro, lettere di preoccupazione e disagio qualcosa forse sta succedendo. Scrivere come per esorcizzare, per dire che non è vero. Oppure per cercare solidarietà, conforto, capire se passerà, prima o poi, che questo possa essere una volta buona un paese normale.

Ma così non è. Ed il motivo per cui vengono fermati i nostri connazionali a Parigi come a Washington, a Londra come a Barcellona è quasi sempre per parlare in tono canzonatorio delle gesta per nulla edificanti del nostro presidente del Consiglio. Il crescendo dei fatti privati e pubblici si somma alle gaffe compiute all’estero nei vertici internazionali ufficiali; alle considerazioni sull’abbronzatura di Obama; alle battute vecchie e nuove sui capi di stato, soprattutto se sono donne.

Leggete queste pagine e il coro è quasi unanime. Ci si può anche ridere su, ma a volte il disagio è troppo forte. Si può anche rispondere, ma alla lunga gli argomenti per dire che tutto il mondo è paese vengono a mancare. È vero che Francia, Stati Uniti e Spagna sono dei grandi paesi e che chi li ha scelti per lavoro (senza dimenticare che spesso per lavorare bisogna lasciarla per forza quest’Italia) ha altro a cui pensare: Berlusconi è un argomento da pausa pranzo. Singolare coincidenza: si vive anche con grande tranquillità il premier gaffeur a Mosca. Non è consolante constatare però che la popolarità del nostro è alta dove la democrazia è più debole.

* l’Unità, 16 maggio 2009


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