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ITALIA. UN CITTADINO-PIFFERAIO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE E REALIZZA LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA...

VIVA VERDI, VIVA PUCCINI: NESSUN DORMA!!! CONTRO LA POLITICA DI UNA MAGGIORANZA CHE INFANGA IL NOME DELL’ITALIA, NEL NOSTRO PAESE E NEL MONDO, LA PROTESTA DEI MUSICISTI E DEGLI ARTISTI DEI TEATRI E DELLE COMPAGNIE STABILI. Cronache di Luca Del Frà e di Valerio Cappelli

venerdì 18 marzo 2011 di Federico La Sala
[...] Rispolverato il motto risorgimentale
Viva Verdi con doppio significato per l’allusione a Vittorio Emanuele, suonato l’inno nazionale e tutti in piedi, ma gli orchestrali lo erano già: non bastavano certo le sedie per contenere le rappresentanze dei 12 teatri lirici (mancava solo la Scala, il pullman è tornato indietro causa maltempo). Insomma non è mancata la solennità alla manifestazione del mondo della lirica, ondeggiante tra cuore e protesta e per la prima volta unita , trasferita (...)

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> VIVA VERDI, VIVA PUCCINI: NESSUN DORMA!!! --- «Lotta dura per la cultura». Contro il decreto Bondi, La Scala in piazza. A Firenze lo sciopero fa saltare 5 spettacoli.

mercoledì 5 maggio 2010


-  La Scala in piazza
-  «Lotta dura per la cultura»
-  Scioperi al Maggio
-  A Firenze lo sciopero fa saltare 5 spettacoli
*

Come uno tsunami, il decreto Bondi sulla lirica. Per le «forti tensioni» la Scala annulla la conferenza stampa del 21 maggio sulla stagione 2010-11: l’appuntamento non è solo un rito, serve a dare risalto alle notizie sapendo che, dal Giappone agli Usa, i fan all’esterno prenotano i posti mesi prima. E ieri artisti e tecnici del teatro, in corteo con una bara in spalla, hanno suonato il «Silenzio» con una tromba rossa restando muti, ricevendo applausi, e poi gridato «Lotta dura per la cultura» e «Giù il governo».

Sempre ieri a Firenze i lavoratori convocati da Cgil, Cisl, Uil e Cisal, hanno deciso «a malincuore» il blocco del Maggio fino al 14 maggio: stop alle repliche di Donna senz’ombra, a due balletti, all’orchestra di Dresda e al popsinger Rufus Wainwright, alla «prima» del Ratto dal serraglio del 14. Ma l’opera di Mozart avrà prove aperte al pubblico perché la protesta «non è contro il pubblico». «Il decreto non prefigura alcun futuro positivo per le fondazioni, l’opposizione sarà durissima», chiosa Silvano Conti della Cgil.

* l’Unità, 05.05.2010


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