Ida Magli, antropologa controcorrente.
Un ricordo-omaggio di Loredana Lipperini:
"Come fosse ieri. Una voce sottile, modi gentili, una donna piccolina, un’aula universitaria piena di sole. Frase dopo frase, ci insegnava a temere gli stereotipi, le frasi fatte, le prese di posizione scontate. Ai tempi, le femministe facevano i girotondi? E lei ci raccontava i pericoli di usare il simbolo (il cerchio) senza conoscerne il significato. Perché usando i simboli si viene usate, diceva, e qualsiasi conquista sociale, senza mutare i simboli, rifluisce via come acqua. Era il 1980. Era scomoda. Era attenta. Qui, per dire, Ida Magli mette in guardia, anche, dall’utopia di Gilania - Sotto le vesti della Dea (dal suo profilo "fb". 21.02.2016)