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IN PRINCIPIO ERA IL LOGOS ... BIFORCUTO!!! LA LINEA POLITICO-TEOLOGICA ’ETERNA’ DELLA FILOSOFIA E DELLA CULTURA ITALIANA....

GAZA, GLI INTELLETTUALI ’ITALIANI’ DEL PARTITO "FORZA ISRAELE", E LA PULIZIA ETNICA DEI PALESTINESI. Cari ’intellettuali’ ... L’urlo e l’appello di Paolo Barnard per la verita’ e la riconciliazione

domenica 11 gennaio 2009 di Federico La Sala
[...] Il mio appello a questi colti mistificatori è: continuare a seppellire sotto un oceano di menzogne, di ipocrisia, sotto l’indifferenza allo strazio infinito di un popolo, sotto la vostra paura o la vostra convenienza, la grottesca sproporzione fra il torto di Israele e quello palestinese, causa e causerà ancora morti, agonie, inferno in terra per esseri umani come noi, palestinesi e israeliani. Sono più di cento anni che il nostro mondo li sta umiliando, tradendo, derubando, (...)

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> GAZA, GLI INTELLETTUALI ’ITALIANI’ DEL PARTITO "FORZA ISRAELE", E LA PULIZIA ETNICA DEI PALESTINESI. ---- GAZA: NUOVI RAID, ISRALE RAFFORZA PRESENZA.

martedì 13 gennaio 2009

Ansa» 2009-01-13 10:54

GAZA: NUOVI RAID, ISRALE RAFFORZA PRESENZA

Blindati dell’esercito israeliano, supportati da mezzi aerei, hanno operato nella notte tra lunedì e martedì incursioni in tre quartieri della città di Gaza, secondo un corrispondente dell’Afp che cita testimoni. "I carri armati sono entrati più profondamente nei quartieri di Tal al-Hawa, Ajline e Zeitoun", settori periferici della città che "l’aviazione e i carri armati bombardano", ha indicato il corrispondente. I combattenti palestinesi replicano tirando colpi di mortaio, ha aggiunto, precisando che al momento non c’é alcuna informazione concernente eventuali vittime.

AMMAN SMENTISCE SPARI SU TRUPPE ISRAELE OLTRE CONFINE

AMMAN - Una fonte militare al quartier generale delle forze armate giordane ha smentito che colpi d’arma da fuoco siano stati sparati questa mattina dalla parte giordana del confine con Israele contro una pattuglia israeliana. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Petra, secondo cui le informazioni riferite da organi di stampa, che hanno citato fonti militari israeliane, "sono prive di fondamento".

ESPLOSIONE IN UNA CASA, FERITI MILITARI ISRAELIANI

GAZA - Quattro militari israeliani sono rimasti feriti la scorsa notte a Gaza da una esplosione verificatasi all’interno di una casa. Lo ha riferito la radio militare. Uno dei feriti - un ufficiale dei paracadutisti - versa in condizioni gravi, ha aggiunto la emittente. L’edificio era stato minato nella previsione che potesse essere ispezionato dalle forze israeliane. Al suo interno è stata trovata un’altra potente carica, che è stata neutralizzata. I soldati hanno trovato anche una videocamera, ha aggiunto la radio militare. Nei giorni scorsi il portavoce militare israeliano ha diffuso immagini di interi edifici minati dai miliziani di Hamas: fra questi anche una scuola e un piccolo zoo.

HAMAS CONTRO PRESENZA FORZE INTERNAZIONALI

GAZA - La netta opposizione all’invio di forze internazionali nella striscia di Gaza è stata ribadita oggi da Ismail Radwan, uno dei dirigenti locali di Hamas. In un comunicato Radwan ribadisce che l’unico scopo di tali forze sarebbe di proteggere gli interessi di Israele. Di conseguenza Hamas le vedrebbe alla stregua di una "potenza occupante" e dunque ostili. La possibilità della dislocazione di forze internazionali sulla frontiera fra Egitto e Gaza è stata avanzata da più parti, per garantire ad Israele che in futuro non sia più possibile per Hamas contrabbandare armi dal Sinai.

ONU: RISOLUZIONE DI CONDANNA DELL’OFFENSIVA SU GAZA

GINEVRA - Riunito in sessione straordinaria a Ginevra, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che ’’condanna con forza’’ l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza. Il testo chiede inoltre l’invio di una missione internazionale indipendente di inchiesta per indagare sulle violazioni dei diritti umani e della legge umanitaria internazionale da parte di Israele. Il testo e’ stato approvato dai 47 Paesi membri del Consiglio con 33 voti a favore, un voto contrario e 13 astensioni. I Paesi dell’Ue membri del Consiglio, tra cui l’Italia, si sono astenuti, giudicando la risoluzione squilibrata. Il Canada ha votato contro.

ISRAELE, PUGNO DI FERRO. HAMAS, VITTORIA VICINA

di Aldo Baquis

TEL AVIV - Giunta alla sua terza settimana l’operazione ’Piombo Fuso’ resta anche oggi in una fase stagnante, mentre i soldati israeliani rafforzano le posizioni attorno a Gaza City (800 mila abitanti) e sono impegnati in perlustrazioni nelle zone già occupate alla ricerca di depositi di armi e di bunker di Hamas.

"Utilizzeremo il pugno di ferro" a Gaza fintanto che Hamas continuerà a sparare razzi contro il territorio israeliano, ha detto il premier israeliano Ehud Olmert. Hamas ha ribattuto: "Siamo vicini alla vittoria". In un comunicato diffuso oggi il governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha affermato che la "vittoria" sull’esercito israeliano è "più vicina che mai" e ha fatto sapere che non accetterà nemmeno di esaminare progetti di tregua finché Israele non avrà cessato le operazioni, non avrà ritirato le truppe e non avrà riaperto i valichi. Mentre ricompare anche il leader di Hamas: Ismail Haniyeh, in un discorso registrato trasmesso stasera dalla televisione al-Aqsa di Hamas, ha affermato che gli attacchi di Israele a Gaza non hanno spezzato Hamas.

"L’aviazione israeliana ha lanciato contro di noi 2.200 attacchi - ha esclamato Haniyeh - eppure continuiamo a lottare". Israele sostiene che Hamas sta attraversando una crisi molto grave. "Sta in pratica crollando" ha assicurato il ministro delle infrastrutture Benyamin Ben Eliezer. Secondo il premier Ehud Olmert Israele è vicino alla realizzazione di due obiettivi principali: la fine dei lanci di razzi palestinesi su Israele e il blocco del contrabbando di armi dal Sinai verso Hamas. L’Egitto - ha stimato Ben Eliezer - ha un ruolo chiave.

"Una volta che avrà stabilito che è suo interesse nazionale impedire che a Hamas giungano armi, sigillerà il confine con Gaza". Secondo Israele è appunto quello il canale utilizzato da Hamas per rifornirsi di razzi di lunga gittata, di quantità di esplosivi e di altre armi. Se la ’falla’ restasse aperta, dice Israele, in un futuro non lontano Hamas potrebbe minacciare anche Tel Aviv, distante 70 chilometri da Gaza. Un dirigente del ministero della difesa israeliano, Amos Ghilad, doveva recarsi in questi giorni al Cairo per discutere dettagli relativi alla chiusura ermetica del confine: ma per il momento ha avuto istruzione di restare a Tel Aviv. La cosa lascia pensare che una intesa sia ancora lontana.

Nel frattempo il braccio armato di Hamas continua a sparare razzi contro le città israeliane. Ne sono esplosi oggi una ventina, in particolare nelle città di Beer Sheva, Ofakim, Sderot, Ashqelon, Ashdod. Non si sono avute vittime: ma complessivamente un milione di israeliani restano anche oggi esposti alla minaccia di quei razzi. Israele ha smentito informazioni divulgate da Hamas su un presunto rapimento di un soldato israeliano da parte di miliziani palestinesi.

"Non c’é stato alcun rapimento" ha detto un portavoce militare. Hamas accusa intanto Israele di aver fatto ricorso ad armi che provocano incendi ed ustioni. Ciò sarebbe avvenuto in particolare nella zona centrale e meridionale della Striscia. Da domenica, secondo Hamas, il numero dei palestinesi uccisi dal fuoco israeliano sarebbe di circa 30. Se fra di essi vi siano miliziani (e quanti), Hamas non lo precisa. Dall’inizio dei combattimenti è stato molto restio a riferire delle proprie perdite che in Israele sono stimate in circa 360 uomini.

Fonti mediche a Gaza riferiscono da parte loro che finora nella operazione ’Piombo fuso’ sono stati uccisi 900 palestinesi. I feriti sono più di 3400, secondo le fonti. Anche oggi Israele ha interrotto, per ragioni umanitarie, i combattimenti per tre ore durante le quali sono stati inoltrati alla popolazione palestinese di Gaza 165 camion carichi di aiuti.


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