1133 sono i morti palestinesi a tre settimane dall’inizio dell’operazione militare israeliana «Piombo Fuso»
L’inutile strage
di Pietro Ingrao (l’Unità, 17.01.2009)
L’inutile strage! quando, chi pronunciò queste parole? Non lo ricordo Bene. Forse - mi pare - fu dinanzi alla prima, grande catastrofe bellica di questo secolo rovente. Come esse mi tornano imperiose alla mente dinanzi agli esiti dell’attacco israeliano a Gaza!
Due dati mi sembrano certi e irrevocabili. Israele ha dato un colpo durissimo ad Hamas, e ha riaffermato la sua forza egemone nel Medio Oriente e sulla scena del mondo.
Altrettanto certo però mi sembra che essa non solo ha suscitato nuovi ed incancellabili odi verso di lei nel mondo arabo, ma ha riacceso dubbi, riserve e anche rilevanti proteste di massa nell’universo occidentale, e - si potrebbe anche dire - nell’aspro globo in cui viviamo.
Tanti meglio di me possono fare l’analisi e il conto puntuale di questi eventi: e delle vittime e dei vittoriosi.
Qualcuno potrà anche divertirsi a calcolare la quantità delle bombe messe in campo, e chi è stato più capace nell’urto e chi meno, e chi porterà a casa tanto di più o di meno.
Per mio conto mi basta annotare che né l’uno né l’altro competitore potrà sicuramente cantare vittoria e levare inni a se stesso. Forse di una sola cosa possiamo essere sicuri: che in questi giorni - dinanzi all’attacco a Gaza - è venuta crescendo la carica di odio seminato sulla vita di questo nostro globo, nel momento stesso in cui torniamo a leggere sui giornali quelle parole: crisi mondiali. E a me questo grumo di eventi sembra una assurda follia.
E allora a qualcuno - a me per esempio - torna a balzare nella mente quella parola che a tanti pare assurda: pacifismo. Essa che sembra a tanti un residuo inutile, un retaggio di tempi sbagliati, e soprattutto una sciocca illusione. Che strano è questo mondo nostro in cui ci sono ancora dei "pazzi" che sperano di bandire la guerra... fra i pazzi c’è anche chi scrive queste righe.
E allora io mi rivolgo a quelli che sono lontani da me; e invoco: per favore spiegatemi bene. Persuadetemi. Chiaritemi perché sono pazzo, se torno ancora oggi a evocare quella parola lontanissima, ma ostinata che mi pulsa nella mente: sì, pacifismo.