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IN PRINCIPIO ERA IL LOGOS ... BIFORCUTO!!! LA LINEA POLITICO-TEOLOGICA ’ETERNA’ DELLA FILOSOFIA E DELLA CULTURA ITALIANA....

GAZA, GLI INTELLETTUALI ’ITALIANI’ DEL PARTITO "FORZA ISRAELE", E LA PULIZIA ETNICA DEI PALESTINESI. Cari ’intellettuali’ ... L’urlo e l’appello di Paolo Barnard per la verita’ e la riconciliazione

domenica 11 gennaio 2009 di Federico La Sala
[...] Il mio appello a questi colti mistificatori è: continuare a seppellire sotto un oceano di menzogne, di ipocrisia, sotto l’indifferenza allo strazio infinito di un popolo, sotto la vostra paura o la vostra convenienza, la grottesca sproporzione fra il torto di Israele e quello palestinese, causa e causerà ancora morti, agonie, inferno in terra per esseri umani come noi, palestinesi e israeliani. Sono più di cento anni che il nostro mondo li sta umiliando, tradendo, derubando, (...)

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> GAZA, GLI INTELLETTUALI ’ITALIANI’ DEL PARTITO "FORZA ISRAELE", E LA PULIZIA ETNICA DEI PALESTINESI. Cari ’intellettuali’ ... L’inutile strage (di Pietro Ingrao).

lunedì 19 gennaio 2009

"E allora io mi rivolgo a quelli che sono lontani da me; e invoco: per favore spiegatemi bene. Persuadetemi. Chiaritemi perché sono pazzo, se torno ancora oggi a evocare quella parola lontanissima, ma ostinata che mi pulsa nella mente: sì, pacifismo."

Certamente io sono vicina a Lei eppure sento la stessa esigenza di poter sperare in qualcosa di nuovo, in qualcosa di inedito; perchè una parola come pace rievoca solo vecchi ricordi sbiaditi che ineggiano all’amore rivoluzionario degli anni ’60: e neppure quelli ho mai vissuto, ma ho saputo cogliere ciò che mi è stato proposto con quella tipica superficialità che si vuole insegnare a noi occidentali (noi, facili conquiste della società contemporanea), proponendo così una pace coltivata grazie all’amore per il prossimo. Eppure provo grandi difficoltà ad accettare il concetto di un amore che non ha le fondamenta solide per presumere un successivo dono : il rispetto o quantomeno la tolleranza del proprio simile (perchè se non si può aspirare a qualcosa di meglio, ci si accontenta...); senza guardare alle differenze, si potrebbe magari aspirare alle somiglianze che ci accomunano e provare a guardare meglio l’altro per accorgerci che non avremmo mai il coraggio di far del male a se stessi.

E se in questo momento c’è qualcuno che sta combattendo una guerra contro se stesso, c’è anche chi alla richiesta d’aiuto delle vittime non risponde perchè si crede escluso.

Certo se invece di guardare con diffidenza chi manifesta in piazza perchè colpito direttamente dalla tragedia si unisse qualcuno che possa rispondere a Travaglio con lo stesso tono beffardo che lo accompagna nelle sue lezioni di sofismo contro chi non può rispondere perchè penalizzato dalla lingua (e non perchè non sia consapevole di quello che dice) si informerebbe l’Italia con armi pari.

E a chi della mia generazione dice di non intendersi di politica chiedo soltanto l’appello alla propria coscienza ( s. f. capacità dell’uomo di rendersi conto di sè e del mondo esterno) che certamente non è passiva alla questione se smessa di essere sedata.


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