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SUL "CONTRATTO CON GLI ITALIANI" DEL PRESIDENTE DEL PARTITO "FORZA ITALIA" .....

A GLORIA DI ANDREA CASAMASSIMA. CONTRO BERLUSCONI PERDE LA CAUSA, MA VINCE DI MILLE SECOLI IL SILENZIO DI INTELLETTUALI E ISTITUZIONI

martedì 20 gennaio 2009 di Federico La Sala
Ansa» 2009-01-21 21:08
PERDE CAUSA CONTRO BERLUSCONI SU PROMESSE ELETTORALI
MILANO - Aveva citato in giudizio Silvio Berlusconi per mancato mantenimento di promesse elettorali, ma alla fine il Tribunale civile gli ha dato torto. La singolare causa era stata avviata da Andrea Casamassima, che accusava il premier di aver fatto dichiarazioni non rispettate nel corso della trasmissione "Porta a Porta" dell’8 maggio 2001. In quella occasione, Berlusconi aveva dato lettura del "Contratto con (...)

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> A GLORIA DI ANDREA CASAMASSIMA. ---- Michelangelo Madonna, imprenditore casertano rivendica paternità e chiede sequestro giudiziario logo del "Pdl".

giovedì 5 febbraio 2009

Pdl, imprenditore casertano rivendica paternità e chiede sequestro giudiziario logo

Michelangelo Madonna, dal ’94 impegnato in politica con Forza Italia, e’ stato il primo a creare quello che poi e’ diventato il ’marchio di fabbrica’ del soggetto unitario del centrodestra

Roma, 5 feb. (Adnkronos) - Il simbolo del Pdl? L’avevano gia’ inventato a Casal di Principe, quasi sette mesi prima della cosiddetta svolta del predellino. L’imprenditore Michelangelo Madonna, dal ’94 impegnato in politica con Forza Italia, e’ stato il primo a creare quello che poi e’ diventato il ’marchio di fabbrica’ del soggetto unitario del centrodestra. Come insegna la storia travagliata dello scudocrociato, anche in questo caso bisogna partire da una data significativa. Quella del 18 novembre di due anni fa, quando Silvio Berlusconi improvvisa un comizio in Piazza San Babila, a Milano, annunciando la nascita del partito unico con An e Udc. Il Cavaliere non sa, pero’, che quando lancia ufficialmente la nuova formazione politica qualcuno aveva gia’ pensato di depositare lo stesso logo: il dottor Madonna, appunto, che ora ne rivendica la paternita’.

Per correre alle elezioni comunali del maggio 2007 nel suo paese natio, infatti, l’imprenditore casertano aveva deciso di partecipare alla competizione collegandosi al candidato sindaco Cristiano Cipriano, insieme a Fi, An e ai centristi di Pier Ferdinando Casini. Venuto a conoscenza del problema, il premier chiede ai suoi di intervenire per risolvere la situazione. Da qui la necessita’ di un accordo scritto per attribuire al futuro premier la titolarita’ esclusiva del simbolo. Il 19 dicembre del 2007, il presidente del Consiglio e Madonna si ritrovano in via del Plebiscito, davanti al dottor Paolo Becchetti, notaio in Civitavecchia, per firmare l’atto di cessione a titolo gratuito del simbolo ’Popolo della liberta’.

Dietro questo gesto di generosita’ da parte di Madonna, spiegano i suoi avvocati, c’e’ la promessa di una candidatura o almeno di un coinvolgimento nel partito unitario, ma al momento di inserire i nomi nelle liste elettorali resta fuori da quella di Campania 2 e grida al tradimento dell’accordo tacito. Madonna non si da’ per vinto e decide di portare Berlusconi in tribunale per impugnare la cessione, farsi restituire la titolarita’ del marchio del Pdl e ottenere il risarcimento del danno per il diritto d’autore. Il contenzioso va avanti e la prossima settimana sara’ depositato al Tribunale di Roma un ricorso per il sequestro giudiziario del simbolo.


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