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IN MEMORIA DI SANDRO PERTINI. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, SI RIPRENDA LA PAROLA, E GRIDI DAL TORRINO DEL QUIRINALE : FORZA ITALIA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

L’UNIONE DELLE CAMERE PENALI SCENDE IN CAMPO A DIFESA DEL PRESIDENTE, CHE GRIDA "FORZA ITALIA" E "GARANTISCE LA COSTITUZIONE", E DENUNCIA DI PIETRO - "GIUSTAMENTE"!!!

venerdì 30 gennaio 2009 di Federico La Sala
[...] Secondo la denuncia, "accusando il presidente della Repubblica di comportamenti non imparziali e omissivi assimilati a quelli di natura omertosa propri della mafia, l’onorevole Di Pietro ha oscurato la limpidezza morale e il credito di cui devono essere necessariamente circondate le attribuzioni al capo dello Stato, delegittimandolo nella persona e nella istituzione che rappresenta" [...]
LE "BUGIE" DI MASSIMO GIANNINI E LA "VERITA’" DI BERLUSCONI: "FORZA ITALIA", "IL PRESIDENTE SONO (...)

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> L’UNIONE DELLE CAMERE PENALI SCENDE IN CAMPO A DIFESA DEL PRESIDENTE --- Liberali alle vongole (di di Marco Travaglio).

martedì 3 febbraio 2009

Liberali alle vongole

di Marco Travaglio (l’Unità, 03.02.2009)

Fra le tante parole che han perso il loro significato,anzi hanno assunto quello contrario,c’è «liberale ».Piero Ostellino,che ogni due per tre ricorda di essere un «liberale »(forse per convincere se stesso),scrive sul Corriere che Di Pietro è «autoritario »perché chiede al capo dello Stato di non firmare leggi incostituzionali,e «ha un certo seguito in quella parte dell’opinione pubblica che,negli anni 20,ingrossò in buona fede le file del fascismo ».«Nelle democrazie liberali -spiega Ostellino -i politici non sono legibus soluti,ma sottoposti essi stessi alla Legge. Che è ’uguale per utti’».Ben detto.Peccato che le critiche al Quirinale riguardino proprio la firma sulla legge Alfano che rende «legibus solute »le quattro alte cariche dello Stato,trasformandole in cittadini più uguali degli altri.Ma,anziché prendersela con quella legge e con chi l’ha voluta e avallata,Ostellino,liberale in crisi di identità,attacca chi la contesta dandogli del fascista autoritario.

Altri noti liberali,come gli avvocati affiliati alla confraternita delle Camere penali capitanata da Oreste Dominioni,già difensore di Dell’Utri,denunciano penalmente Di Pietro per «offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato »(art.278 Codice penale)a proposito delle pacatissime critiche rivolte a Napolitano in piazza Farnese.In qualunque altro paese i liberali difenderebbero il diritto di critica,tanto più nei confronti di un’alta carica dello Stato che da sei mesi non è più soggetta alla legge penale.In Italia i «liberali »,quando qualcuno dissente,chiamano la Celere.


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