Di Pietro ancora contro Napolitano: "Firmando lo scudo ha compiuto un atto di viltà" *
Attacco prevedibile, ma toni impensabili. Di Pietro accusa il capo dello stato per aver firmato lo scudo fiscale voluto da Tremonti: «Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affermando che non poteva non firmare la legge criminale sullo scudo fiscale, ha compiuto un atto di viltà ed abdicazione». Il leader dell’Idv lo ha detto a Roma, a piazza della Repubblica al corteo dei precari della scuola. E’ scontro col Pd.
«È proprio la Costituzione - ha spiegato Di Pietro - che affida al capo dello Stato il compito di rimandare le leggi alle camere controllando in prima istanza la loro costituzionalità. Così facendo - ha concluso - Napolitano si assume la responsabilità di questa legge».
«Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, svolge un ruolo di garanzia importante e ineccepibile». così il segretario del Pd, Dario Franceschini, alla manifestazione della Fnsi risponde ai cronisti che gli chiedono un commento all’attacco di Antonio Di Pietro nei confronti del capo dello Stato per aver firmato il decreto anticrisi che contiene lo scudo fiscale.
«Di Pietro è un parlamentare che dovrebbe sapere quali sono i compiti dell’opposizione, della Corte Costituzionale e -conclude Franceschini- del capo dello Stato».
«Esprimo piena solidarietà al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggetto di una riprovevole rincorsa al populismo da parte di chi lo critica per aver svolto i suoi doveri istituzionali». Così Enrico Letta, a margine della manifestazione per la libertà di stampa in corso a Piazza del Popolo, a Roma.
Il presidente della Repubblica era già tornato in mattinata sul tema dello s cudo fiscale rispondendo con energia a un cittadino che gli aveva chiesto di non firmarlo per il bene dei cittadini onesti: «Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi, il Parlamento rivota un’altra volta la stessa legge e a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente», ha detto Napolitano.
«Le accuse al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui va la nostra piena solidarietà, dimostrano che quello di Antonio Di Pietro è un atteggiamento irresponsabile che manifesta la totale assenza di senso delle istituzioni e una pervicace volontà di avvelenare il clima politico»: così il presidente della Camera Gianfranco Fini in una nota.
«Si tratta di affermazioni che lasciano senza parole, inqualificabili, non consapevoli nè rispettose del ruolo che ha il Presidente della Repubblica nel nostro assetto costituzionale, ruolo che Giorgio Napolitano svolge con grande rigore». Lo ha detto Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria nazionale del Pd, in tarda serata, commentando le dichiarazioni del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro.
* l’Unità, 03 ottobre 2009