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REALTA’ E RAPPRESENTAZIONE. STORIA ("RES GESTAE") E STORIOGRAFIA ("HISTORIA RERUM GESTARUM") ... E INTELLETTUALI.

I LIBRI DI "STORIA" E LE "DOMANDE DI UN LETTORE OPERAIO" - DI BERTOLT BRECHT

domenica 19 maggio 2019 di Federico La Sala
Domande di un lettore operaio
di Bertolt Brecht
Chi costruì Tebe dalle Sette Porte?
Dentro i libri ci sono i nomi dei re.
I re hanno trascinato quei blocchi di pietra?
Babilonia tante volte distrutta,
chi altrettante la riedificò? In quali case
di Lima lucente d’oro abitavano i costruttori?
Dove andarono i muratori, la sera che terminarono
la Grande Muraglia?
La grande Roma
è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio (...)

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> I LIBRI DI "STORIA" E LE "DOMANDE" - DI BERTOLT BRECHT --- CITTÀ DEL VATICANO. "Ma lei ha mai riflettuto sull’Ultima cena?". Parla suor Carmen Sammut, paladina della richiesta di diaconato femminile (di Paolo Rodari).

sabato 14 maggio 2016


"Non vogliamo fare i preti, solamente contare di più"

Parla suor Carmen Sammut, paladina della richiesta di diaconato femminile.

"Dal Papa una scossa alla Chiesa maschilista"

di PAOLO RODARI (la Repubblica, 14 maggio 2016)

CITTÀ DEL VATICANO. "Ma lei ha mai riflettuto sull’Ultima cena?".

In che senso, madre?

"Nelle raffigurazioni fatte anche da grandi artisti quasi mai ci sono donne. Le pare possibile? Una cena senza donne? Eppure questa visione di una comunità ecclesiale senza donne, di una Chiesa nei suoi vertici solo maschile, ci è entrata dentro, l’abbiamo interiorizzata. Credo sia arrivato il momento di liberarcene e di dare il giusto peso alla presenza femminile nella Chiesa". Suor Carmen Sammut, presidente della Uisg (Unione internazionale superiore generali), ha raccolto insieme ad altre sorelle le domande fatte ieri a Francesco. Minuta, occhi svegli, in una pausa dei lavori del raduno delle 800 religiose all’Hotel Ergife a Roma ammette: "In ogni caso, che botta!".

Come, scusi?

"La risposta di Francesco sul diaconato femminile, una bella botta salutare. È ora che della cosa s’inizi a parlare".

Se ne parla troppo poco?

"Beh, è evidente. Non solo la Chiesa a Roma, ma la Chiesa in tutto il mondo ha eluso il problema. Invece molte di noi sono chiamate a svolgere un servizio che nei fatti è già un diaconato. Per questo abbiamo posto la domanda al Papa: ci sembra giusto che il diaconato ci venga riconosciuto perché ci siamo rese conto che la gente a cui siamo mandate ci guarda così. Il diaconato in questo senso può portare molto frutto".

Diceva dell’ultima cena. Gesù come discepoli ha scelto dodici uomini...

"Sì, guardi, ma con le donne nei Vangeli ha fatto cose scandalose, mi si passi il termine, per quell’epoca. Si faceva avvicinare, potevano toccarlo, stargli vicino. Le sembra poco? Poi purtroppo è stata la Chiesa a dividere uomini e donne, una divisione disastrosa".

Un Papa, Albino Luciani, ha anche parlato di Dio come madre.

"Dio non è pensabile semplicemente come padre, come uomo. Lo Spirito, del resto, è sempre stato visto al femminile".

Che impressione ha avuto dal Papa, è favorevole al diaconato oppure no?

"Ci ha detto che anche per lui dovrebbero esserci più donne nei posti di comando della Chiesa. E che questi posti vanno sganciati dall’idea che possono occuparli soltanto dei preti. In virtù del nostro battesimo possiamo contribuire al momento decisionale della Chiesa stessa. Sarebbe un valore per tutti".

E sul diaconato?

"Intanto non ha eluso la domanda, che gli è stata fatta perché da diverse parti del mondo ci è stato chiesto di porla. Gli abbiamo inviato le domande prima e ha accettato di rispondere a tutte. Anche a una dedicata al denaro, che era stata espunta. In ogni caso, la disponibilità a studiare il diaconato è un passo importante. Non vogliamo fare i preti e nemmeno i vescovi, per carità, ma che venga riconosciuto il nostro diaconato come servizio perché è utile per la gente".

Perché ritiene le donne importanti per i processi decisionali della Chiesa?

"Noi donne abbiamo un’altra visuale sui problemi. Senza la nostra visuale le decisioni sono monche, manca loro una parte. Donne e uomini devono lavorare insieme".

La Chiesa è troppo maschile?

"Secondo me nei suoi vertici sì".

Al Sinodo avete avuto spazio?

"Beh, troppo poco. C’erano delle donne, ma poche. Ma davvero non credo che sia solo un problema di Roma. È un problema della Chiesa in generale. A un certo punto si è iniziato a fare così e questa usanza è divenuta prassi".

Il cardinale Piero Parolin ha detto che di per sé una donna potrebbe diventare Segretario di Stato.

"Segretario di Stato non lo so. Ma andare alla guida di dicasteri sì, certo. Francesco l’ha ribadito ieri: si devono separare le funzioni, i ruoli nella Chiesa dai "sacramenti". Dunque, una donna può essere messa in qualsiasi ruolo. E poi ha detto un’altra cosa molto forte".

Quale?

"Ha parlato del codice di diritto canonico. E ha spiegato che se una cosa è vietata dal codice non significa che debba rimanere vietata per sempre. Il codice racchiude delle leggi, ma le leggi si possono cambiare".


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