Un’inchiesta davvero interessante; rappresentazione neutra di una triste, quanto complessa, vicenda. L’autore, che in altre occasioni non ha mancato di prendere posizioni, sembra in questa vicenda illustrare i fatti come se si trovasse su una terrazza. Personalmente ho la sensazione, ma è solo una sensazione, che le vicende diventino complesse quando le cose non vengono fatte a regola, sin dall’inizio.
Staremo a vedere in che modo si risolverà questo dissenso tra Enti. In un caso come questo è la Conferenza unificata Stato-Regioni e Stato-città e autonomie locali che, chiamata a pronunciarsi, può adottare una decisione risolutiva. Se la Conferenza non decide la questione può essere rimessa al Consiglio dei ministri. Questo è il rimedio giuridico-amministrativo al problema.
Passando ad altro argomento, oggi si è tenuta una manifestazione contro la chiusura dell’Opedale civile di San Giovanni in Fiore. Anche io sono assolutamente contrario alla privazione di un servizio essenziale alla nostra cittadina, già di per sè isolata e sfortunata. Allo stesso modo vorrei ricordare a tutti i manifestanti, moltissimi studenti, che se ci fosse stato il cambio di provincia, di certo non saremmo giunti a questo stato. Rammento loro alcuni servizi di cui San Giovanni avrebbe potuto beneficiare, oltre al potenziamento dell’ospedale: tenenza dei carabinieri, vigili del fuoco, comunità montana, comando di polizia statale, sezione distaccata del tribunale.
Questo per dire che è un dovere manifestare contro la chiusura dell’ospedale, ma allo stesso tempo è doveroso fare un pò di memoria storica nel ricordare i soggetti politici e i partiti che calpestarono la netta volontà dei cittadini di cambiare provincia (i voti favorevoli furono 5456, quelli contrari 1578).
Tutto qui.
Vincenzo Tiano