La matematica da Cenerentola a Principessa
di Piergiorgio Odifreddi (la Repubblica 29.6.14
COM’È noto, i premi Nobel scientifici esistono per la fisica, la chimica e la medicina, ma non per la matematica. Non, come a volte si vocifera, perché Nobel ce l’avesse con i matematici per motivi di rivalità sentimentale. Bensì, più semplicemente, perché era interessato alle scienze applicate.
I matematici rimediarono creando nel 1936 un loro analogo del premio Nobel, chiamato medaglia Fields. Viene assegnato nei quadriennali Congressi internazionali di matematica: il prossimo si terrà a Seul ad agosto, e ci regalerà altri quattro nuovi vincitori, tutti sotto i 40 anni per regolamento, che oltre alla gloria riceveranno soltanto un “misero” assegno di 10 mila dollari.
Un analogo dell’Oscar alla carriera è invece il premio Abel, istituito nel 2001 in Norvegia. Questa volta il premio è più sostanzioso, e non troppo inferiore al Nobel: circa un milione di dollari. Ed è già successo più di una volta che a vincerlo sia stato un matematico anziano, che da giovane aveva vinto la medaglia Fields.
La scorsa settimana è stato infine istituito il premio Breakthrough, che già esisteva da due anni per la fisica, e da uno per la biologia. È finanziato da una mezza dozzina di magnati americani, e arriva a tre milioni di dollari: circa il triplo del Nobel. Finalmente, ed era ora, la matematica cessa di essere la Cenerentola delle scienze, per diventarne la Principessa.