Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio usciranno a breve con un libro su assistenzialismo e clientelismo nel cosentino, area cruciale d’affari tra mafie e politica.
In questo volume di denuncia, i due scrittori, autori di "La società sparente" (Neftasia, Pesaro, 2007) parlano con nomi e cognomi di meccanismi di formazione del consenso in Calabria, anche riprendendo alcune risultanze dell’inchiesta "Why not" sottratta al pm Luigi De Magistris.
Riempiti di querele poi archiviate, (...)
Potremmo però venderne 20.000 copie online se tutti quelli che seguono le vicende calabresi tramite La Voce di Fiore non solo lo acquisteranno ma lo promuoveranno fra le loro pubbliche relazioni. Noi come al solito basiamo le nostre analisi degli accadimenti del potere perverso e mafioso contemporaneo, su documenti e dati di fatto, per formarci un’opinione a partire ad una scala di valori che potremmo definire utopico umanistica, per contribuire all’edificazione di una cultura della pace e della giustizia, per indicare una nuova possibile direzione per l’emancipazione della nostra terra, della martoriata Calabria.
Siamo impegnati in questo momento, io ed il mio "aurale" direttore Emiliano Morrone, come abbiamo fatto in La società sparente, in un viaggio attraverso alcune dinamiche del potere in Calabria, trite e ritrite, forse, per l’immobile coscienza collettiva calabrese, ma delle quali non esiste una soddisfacente descrizione letteraria e giornalistica, delle quali spesso non si scrive o è preferibile non scrivere, per offrire al lettore un punto di vista che illumini in parte alcune di queste zone d’ombra, in cui si incute paura del futuro con lo spettro della fame mentre si divorano avidamente, famelikamente tutte le risorse, pubbliche e private, per continuare a rinnovare perpetuemente il sottosviluppo culturale ed economico, e per imporre un dominio mafioso del voto e delle coscienze.
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