Ansa» 2009-04-30 08:16
NUOVA INFLUENZA: CALDERON, STATE A CASA. PAUSA ECONOMIA
CITTA’ DEL MESSICO - Il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha chiesto ai messicani di rimanere a casa durante un fermo parziale dell’economia dal primo al cinque maggio, per favorire la lotta all’epidemia di nuova influenza. Calderon ha parlato per la prima volta alla televisione da quando e’ scoppiata l’epidemia la scorsa settimana. Il Messico sospendera’ per cinque giorni i lavori e servizi non essenziali, compresi quelli di alcuni ministeri e aziende private.
NUOVO BILANCIO: 8 I MORTI CERTI
CITTA’ DEL MESSICO - Nuovo bilancio del governo del Messico sul fronte della nuova influenza: il numero delle persone contagiate dal virus è salito a 99, incluse 8 persone morte (finora si era parlato di 7), mentre ci sono altri 17 decessi sospetti, per un totale pari a 176 casi. L’esecutivo ha inoltre deciso di bloccare l’attività della pubblica amministrazione in tutto il paese tra il primo e il 5 maggio, quale misura per rafforzare la prevenzione. I dati sono stati resi noti durante una conferenza stampa presieduta dal ministro della sanità, José Angel Cordova, il quale ha tenuto a precisare che delle 99 persone contagiate, "91 stanno bene". Nella conferenza stampa, Cordova era accompagnato dal ministro alle finanze, Agustin Carstens, secondo il quale il Pil messicano avrà un calo tra lo 0,3% e lo 0,5% a causa dell’impatto della crisi sanitaria. L’incontro con la stampa a Città del Messico è avvenuto poche ore dopo l’annuncio da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità del passaggio da 4 a 5 del sistema d’allerta. La decisione implica che di fatto si è a un passo da una pandemia. Durante le giornate del blocco della pubblica amministrazione, ha proseguito Cordova, andrà al lavoro solo il personale strettamente necessario per permettere l’attività dello Stato. Il sistema dei trasporti, ha aggiunto, continuerà a operare normalmente, mentre rimarranno aperti anche supermarket, mercati, alimentari, farmacie, banche e alberghi. La misura si aggiunge così al blocco deciso qualche giorno fa delle scuole a livello nazionale, fino al 6 maggio, e allo stop imposto a ristoranti, bar, discoteche, e altri locali pubblici a Città del Messico, dove vivono circa 20 milioni di persone.
NUOVA ZELANDA, 13 I CASI CONFERMATI
SYDNEY - Sono finora 13 i casi confermati della nuova influenza in Nuova Zelanda, nonostante che i test di laboratorio abbiano tuttora confermato la presenza del virus solo in tre persone. Tutti erano giunti a Auckland sabato scorso su un volo da Los Angeles, e 12 erano liceali e insegnanti di un gruppo scolastico che aveva visitato il Messico. Il governo li considera ’casi confermati’, ha detto oggi il ministro della sanita’ Tony Ryall, che ha inoltre piu’ che raddoppiato, fino a 104, il numero di casi sospetti sottoposti a test. Nella vicina Australia, sono oggetto di indagine e test piu’ di 100 persone con sintomi del virus, fra cui 22 cittadini australiani che hanno viaggiato con il volo utilizzato dal gruppo di liceali neozelandesi. E il governo ha adottato strette misure di quarantena, in base alle quali il personale sanitario predisposto ai controlli all’entrata nel paese potra’ fermare ed isolare le persone che presentano sintomi dell’infezione virale.