Negli ultimi giorni tre nuove vittime in Europa, 250 mila i contagi nel mondo
In Italia 1.517 le pesone colpite. Maglia nera alla Germania con 14.325 casi
La Casa Bianca: "Nuova influenza
grave minaccia per la nazione"
In Cile, primo caso di trasmissione uomo-uccello. Timori per
una possibile commistione tra il virus H1N1 e quello dell’aviaria
WASHINGTON - "Il virus H1N1 rappresenta una grave minaccia per gli Stati Uniti", così la Casa Bianca commenta l’andamento dell’influenza A. Più di 250 mila contagi nel mondo, 1.517 casi in Italia. In Cile confermato il primo caso di trasmissione uomo-uccello. Timori sulla possibile combinazione del virus dell’aviaria con quello dell’influenza A.
La Casa Bianca. A preoccupare Washington non è tanto la potenza letale del virus quanto la sua diffusione. "Il problema - ha rilevato il Consiglio presidenziale della Scienza e Tecnologia - non è la mortalità del virus, non più letale di altri, ma il fatto che in pochi ne sono immuni essendo un ceppo nuovo contro cui la gente non ha difese immunitarie".
I contagi. La nuova influenza continua a uccidere in Europa. Tra ieri e oggi si contano infatti tre nuove vittime, di cui una in Spagna e due in Francia, cui si aggiungono altri sette morti nelle colonie francesi (Nuova Caledonia e Polinesia francese). Secondo quanto riportato dal bollettino quotidiano del Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) salgono così a 43.152 i casi confermati di infezione da virus H1N1 in Europa (1.048 nuovi casi ieri) con 92 morti. Il paese più colpito è la Germania con 14.325 casi (585 solo ieri) mentre la Gran Bretagna, ferma a poco più di 12.000 casi, detiene il triste primato europeo delle vittime, 59. Il contagio cresce lentamente anche in Italia: in tutto sono 1.517 le persone colpite (erano poco più di 1.200 fino alla settimana scorsa), quasi tutte per fortuna in forma estremamente benigna. Rallenta invece l’epidemia nel resto del mondo: 720 nuovi casi ieri, con 17 decessi. Globalmente, l’influenza "A" ha colpito nel mondo 253.169 persone, con 2.572 morti.
Trasmissione uomo-uccello. Intanto nuovi timori si affacciano all’orizzonte. E’ stato confermato in Cile il primo caso di trasmissione dell’influenza A da uomini a uccelli. I casi di contagio riguardano due allevamenti di tacchini a Valparaiso. "E’ la prima volta che si dimostra che è avvenuta la trasmissione di un nuovo virus dagli uomini ai volatili", commenta la Società internazionale sulle malattie infettive. "C’è ora la preoccupazione che la stessa cosa possa accadere in Asia o in Africa, in condizioni di co-infezione con il virus dell’influenza aviaria H5N1". In pratica, si teme che nei continenti in cui è più diffuso il virus H5N1 un volatile portatore di questo virus possa essere anche contagiato dal virus pandemico A, diventando un serbatoio nel quale i due virus possono combinarsi tra loro e dare vita a un virus più aggressivo capace di trasmettersi all’uomo.
* la Repubblica, 24 agosto 2009