La Stampa, 31/8/2009 (13:7)
"Influenza A, no al rinvio delle scuole"
I pedriatri: «Solo chiusure mirate». Domani tavolo tecnico al Ministero
ROMA A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico sembra tramontare l’ipotesi di un’eventuale chiusura degli istituti a causa della pandemia dell’Influenza A.
I pediatri frenano sulla richiesta di un rinvio generalizzato dell’inizio delle lezioni. Meglio - precisa il presidente la Federazione italiana dei medici pediatri Giuseppe Mele - prevedere l’eventuale chiusura di uno o più istituti, come peraltro invita a fare l’Organizzazione mondiale della sanità, nel momento in cui si debba intervenire in comunità di tipo "chiuso", come appunto una scuola, per circoscrivere un’eventuale diffusione infettiva. «La Fimp - dichiara Mele - ha semplicemente affermato di condividere questa come le altre raccomandazioni dell’Oms, ma non ha mai chiesto che l’apertura dell’anno scolastico nel nostro Paese venga posticipata».
L’ipotesi di slittamento dell’inizio della scuola era stata respinta ieri anche dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini: «Al momento non è previsto nessun rinvio dell’apertura dell’anno scolastico - spiega - in quanto in Italia attualmente non ci sono le condizioni perchè si renda necessario un provvedimento di questo tipo». Per Gelmini, comunque, «è importante non sottovalutare la situazione e proseguire nel continuo confronto anche con gli altri Paesi Europei». Una posizione che era stata ribadita anche dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, secondo cui la chiusura «è una ipotesi alla studio e rientrano nel piano pandemico nazionale, però al momento non riteniamo di doverle mettere in atto». Per Gianni Rezza, virologo dell’Istituto superiore di sanità, «si dovrà valutare caso per caso e se necessario chiudere una singola scuola» perchè un provvedimento generalizzato non è necessario.
La decisione sul da farsi verrà poresa domani nella riunione del Tavolo permanente presso il Ministero del Welfare. Non è la prima volta che in Italia si apre un dibattito su questo tema. Il 22 maggio scorso, a Roma, fuori chiusi due istituti superiori su disposizione dal ministero della Salute. La decisione fu presa dopo che otto studenti, rientrati da un viaggio Usa, erano risultati positivi al test per l’A/H1N1. In quel caso si trattò di una iniziativa, spiegò il ministro Gelmini, «presa a scopo precauzionale per evitare possibili rischi per i ragazzi».