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"FEBBRE ITALIANA" E COSTITUZIONE. LA PAROLA "ITALIA", COPERTA DA COPYRIGHT DAL 1994: IL NOME E L’IDENTITA’ DI TUTTO IL PAESE NELLE MANI DI UN PRIVATO E DI UN PARTITO ...

MENO MALE CHE C’E’ VERONICA. Al culmine (altro che vigilia!!!) di un regime conclamato, se la regina grida che "il re è nudo", che vuol dire?! Che paese siamo diventato!!! Una nota di Curzio Maltese - a cura di Federico La Sala

VIVA IL (PARTITO DEL) "POPOLO DELLA LIBERTA’", VIVA IL PRESIDENTE (DEL PARTITO UNICO) D’ITALIA: "FORZA ITALIA"!!!
giovedì 30 aprile 2009 di Federico La Sala
[...] Alla vigilia di un regime conclamato, qualcuno ci ricorda ancora che esiste la dignità. La sua, di donna, moglie, madre. La nostra di cittadini. Non si tratta dunque di un affare privato, ma di una questione politica. E’ importante ricordarlo, perché ci sono momenti in cui il fiume della cattiva politica tracima in dato antropologico permanente, e questo è il passaggio che stiamo vivendo. Alcuni il confine l’hanno già superato, basta leggere i commenti di certi giornali o il (...)

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> MENO MALE CHE C’E’ VERONICA. ---- Scandalo per le “miss” ... Governo Berlusconi, noto nel Web come Governo Papi (di Miguel Mora - El País Internacional, 1 maggio 2009).

sabato 2 maggio 2009


-  Scandalo per le “miss” di Berlusconi
-  La moglie del Cavaliere critica l’elezione di “ballerine” nella lista europea.
-  La fondazione di -Fini, il grande alleato del primo ministro, denuncia il suo machismo..

-  El País Internacional, venerdì 1 maggio 2009
-  Miguel Mora - Roma, 30 aprile 2009
-  (traduzione dallo spagnolo di José F. Padova)

Il primo, serio rovescio del terzo governo di Silvio Berlusconi è arrivato da un luogo impensato: il talamo coniugale. La sua seconda moglie e “first lady”, Veronica Lario, ha criticato molto aspramente il modo di fare politica di suo marito, lasciando intendere che è “maschilista” e tipica di un “imperatore”. La signora Lario ha dettato all’agenzia Ansa che impiegare soubrette, attricette e concorrenti del Grande Fratello per rinnovare l’immagine del partito in vista delle elezioni europee è una “vergogna impudica”.

“Si è lasciata manipolare dalla stampa di sinistra”, risponde Berlusconi.

Ella stessa ex attrice e ballerina, Lario confessa che questa politica fa “soffrire” lei e i suoi figli, che sono “vittime di questa immondizia machista”. “Qualcuno ha scritto che tutto questo serve per svagare l’imperatore”, ha sparato la signora Berlusconi. “Lo condivido”.

L’attacco della signora Lario, che già nel 2007 rimproverò suo marito di flirtare con Mara Carfagna, attuale ministro delle Pari Opportunità, ha causato un grande scompiglio in Italia e anche in Polonia, dove Berlusconi si trovava in visita di Stato.

Sebbene i nomi di diverse presunte candidate circolassero da alcuni giorni perché alcune veline televisive (così si chiamano adesso le eredi delle mamachicho [ndt.: ragazze coccodé della TV spagnola di anni fa]) avevano frequentato un corso accelerato di politica nella sede del Popolo delle Libertà (PDL), il partito non aveva confermato alcun nome in forma ufficiale.

Forse per questo Berlusconi rispose ieri alla “signora” fra l’irritato e il divertito. “Si è fatta manipolare dai giornali della sinistra e ha creduto in notizie assolutamente infondate. Mi disgusta”, ha detto, “che la signora sia caduta in questa manovra dell’opposizione”.

In realtà, le prime denunce di maschilismo rampante contro i casting delle ballerine-politiche sono partite dal think thank di Gianfranco Fini, il suo teorico delfino, compagno di partito e presidente della Camera dei deputati. Sulla rivista digitale della fondazione Fare Futuro la professoressa universitaria Sofia Ventura ha denigrato la politica “delle facce e dei corpi appariscenti e dei curricula vuoti”. Ieri Berlusconi ha confermato che presenterà “tre di queste supposte veline” nella lista di Strasburgo. “Verranno con me a ogni meeting e io chiederò loro se sono veline e loro spiegheranno quali sono i loro titoli [universitari] e quello che hanno fatto fino ad adesso. Faremo un figurone [ital. nel testo], una gran bella figura”.

Le tre giovani scelte (soltanto tre fra 69 candidati) sono Lara Comi (ex studentessa alla prestigiosa Università Bocconi di Milano e coordinatrice dei giovani di Forza Italia in Lombardia), Licia Renzulli (che fu candidata alle elezioni nazionali per la Regione Marche e coadiutrice volontaria in Bangladesh) e Barbara Matera, attrice e annunciatrice, con licenza magistrale a Roma e prefinalista del concorso Miss Italia 2000.

Da quel genio della pubblicità qual è (tutta Europa conoscerà le candidate del PDL prima delle proprie), Berlusconi ha ricordato che vuole “rinnovare la classe politica con persone colte, preparate e che garantiscono la loro presenza a tutte le votazioni”. “Mai e poi mai”, aggiunse, “il PDL porterà in Europa persone maleodoranti e malvestite come sono quelle, di certi partiti, che si aggirano negli emicicli parlamentari”.

L’enigma che adesso non lascia dormire gli italiani è un altro: perché Berlusconi la notte di domenica scorsa partecipò alla festa di compleanno di una ragazza napoletana di 18 anni, chiamata Noemi? Il Cavaliere percorse centinaia di chilometri da L’Aquila e attraversò le peggiori strade della Campania per portare di persona una collana d’oro e brillanti a Noemi, che lo ricevette al grido di “Ciao, papi!”.

Ieri si seppe che la ragazza studia (grafica pubblicitaria) ed è figlia di una bionda ex soubrette (un’altra) e di un funzionario comunale. Noemi è comparsa sui giornali con la sua collana e unghie finte e mostrando un libro sul PDL, regalo di “papi” e con dedica: “Alla mia piccola Noemi, alla mia piccola grafica pubblicitaria, dal suo paparino putativo”.

La ragazza spiegò che conosceva Berlusconi da quando era piccola e che lui “è un buon amico della famiglia” e rivelò che di frequente canta con il primo ministro le canzoni di Mariano Apicella, interprete napoletano delle melodie scritte da Silvio Berlusconi, e che lo vede “a Roma e a Milano, perché lui non sempre può venire, con tutto quello che ha da fare”.

L’idea del “papi” non è piaciuta per niente alla signora Lario, che invece di chiedere il divorzio si è lamentata con l’Ansa perché Berlusconi “mai è andato ad alcun compleanno per i 18 anni dei suoi figli, sebbene fosse stato invitato”. Il premier minimizzò la sua incursione napoletana: “È stato un brindisi con qualche foto. È un’altra strumentalizzazione. I miei figli? Mi sento il più amato di tutti i padri”.

E così si è conclusa la prima crisi coniugale del Governo Berlusconi, da ieri meglio noto nel Web come Governo Papi.


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