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PACCHETTO SICUREZZA - E INCIVILTA’ ....

"SICUREZZA"?! I PRESIDI E I PROFESSORI, COME I MEDICI, CAMBIARE LA LEGGE: SIAMO EDUCATORI NON POLIZIOTTI. Nelle scuole parte la protesta. Una nota di Caterina Pasolini - a cura di pfls

martedì 5 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] "Questo provvedimento, che prevede l’obbligo di denuncia se lo studente non ha il permesso di soggiorno, è inumano, repressivo, foriero di gravi disagi per la convivenza civile. Danneggia il minore, toglie un diritto", sbotta Armando Catalano, che rappresenta più di duemila presidi della Cgil che sul sito www.flcgil.it hanno cominciato a raccogliere firme all’insegna di "io educo non denuncio". Perché, ripete, le leggi sanciscono il diritto all’istruzione, stabiliscono che l’unico (...)

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> "SICUREZZA"?! --- Le nuove norme non lasciano speranze... Napoli, bravissima ma clandestina. Per Daria niente esame di maturità.

domenica 7 giugno 2009


-  La ragazza è ucraina ed è priva del codice fiscale necessario per iscriversi
-  Le nuove norme non lasciano speranze. Petizione dei compagni per aiutarla

-  Napoli, bravissima ma clandestina
-  Per Daria niente esame di maturità

NAPOLI - A scuola è bravissima, ma non ha il codice fiscale. E per questo non può fare l’esame di maturità. Daria è ucraina, parla 6 lingue e, nel suo paese, ha già il suo titolo di studio. Che, però, in italia non è valido: per questo ha dovuto rifare il liceo. Ma ora, giunta all’ultimo anno, l’ennesimo ostacolo. Daria è clandestina, non ha documenti e tantomeno il codice fiscale. E senza quel tesserino di plastica non può fare l’esame di Stato. La vicenda, riportata dal quotidiano "Il Mattino", si svolge al liceo Margherita di Savoia di Napoli.

E non è altro che la logica conseguenza delle nuove norme varate dal governo. Il ministero dell’Istruzione, infatti, per compilare l’anagrafe dello studente deve rilevare i dati relativi a ogni singolo candidato. Compreso il codice fiscale, che, successivamente, passerà al vaglio dell’agenzia delle entrate.

Un’operazione che deve essere fatta entro dopo domani. Siccome la circolare del 22 maggio 2009 del ministro Maria Stella Gelmini vuole che senza codice fiscale non si possa sostenere l’esame, per Daria il sogno di diplomarsi rischia di infrangersi per sempre.

Daria a Napoli vive insieme ai genitori: la madre fa le pulizie ad ore, il padre il saldatore. A scuola, intanto, è scattata una vera e propria gara di solidarietà per aiutarla mentre i suoi compagni pensano di inoltrare una petizione.

* la Repubblica, 7 giugno 2009


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