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"VINCERE". Il film di Marco Bellocchio sarà presentato a Cannes. Racconta un duce inedito. Di una donna perseguitata e del figlio Benito Albino

MUSSOLINI, IDA DALSER, E BENITO ALBINO MUSSOLINI: UNA TRAGEDIA ITALIANA. Sul film di Marco Bellocchio, una nota di Michele Anselmi, un’intervista al regista di Aldo Cazzullo, e una nota di Malcom Pagani - a cura di pfls

Ida fu sua moglie, sempre. «Accusò il fratello Arnaldo». Lo stesso che sulla Gazzetta Ufficiale mutò l’identità di Albino «Gli fece assumere un altro cognome. Cambiò la vita di una persona e quella di una nazione».
giovedì 7 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] Racconta Bellocchio che il finale è cambiato rispetto al progetto. «Pensa­vo di chiudere il film con una scena am­bientata dopo la Liberazione: il cogna­to di Ida Riccardo Paicher, l’uomo che non aveva saputo difenderla, esce da un cinema richiamato dalle sirene del­la polizia, assiste agli scontri di un cor­teo politico con le bandiere rosse e tut­to, e soccorre una ragazza ferita. Poi mi sono detto che il film non meritava un finale consolatorio. È una tragedia, e così deve finire» (...)

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> MUSSOLINI, IDA DALSER, E --- M. Santoro e A. Mussolini - Amanti in bella epoque. La storia d’amore che il Duce voleva cancellare (di Piero Fabris)

mercoledì 31 agosto 2016

M. Santoro e A. Mussolini Amanti in bella epoque

La storia d’amore che il Duce voleva cancellare

di Piero Fabris *

MADDALENA SANTORO E ARNALDO MUSSOLINI - La storia d’Amore che il Duce voleva cancellare (Edizioni dal Sud. Pagg.158. €15,00) è un’operazione di Nicola Fanizza, che restituisce alla memoria collettiva non solo la figura della scrittrice salentina, ma soprattutto, in forma vellutata, l’affresco illuminante di un’Italietta sognatrice che nell’estasi della “belle epoque” è tutta rivolta verso prospettive di pace e relativa prosperità. Un periodo di innovazioni tecnologiche, che lasciano sperare in un futuro prospero e felice. arnaldo copertina

Maddalena Santoro è figlia di questa visione onirica che, miope di fronte alle realtà del disagio, si tuffa e presenta ai propri lettori l’ebrezza di una vita piena. arnaldo maddalena santoro

Nicola Fanizza con puntualità e chiarezza ripercorre la carriera letteraria, psicologica, emotiva di Maddalena Santoro, evidenziando i suoi aspetti brillanti e opachi, la sua ribellione a certa educazione femminile e poi il suo asservimento a quella cultura che vuole la donna distante dalla politica, ma molto concentrata in quella spirituale.

Il lavoro di Nicola Fanizza evidenzia la sofferenza di una donna costretta a vivere sempre nell’ombra, perché l’amante di un uomo in vista come Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, la sua solitudine, il suo rapporto amicale con Caterina Tanzarella, moglie di Piero Delfino Pesce, ma l’opera ha il pregio di accendere a dubbi: Era intellettualmente onesta? Era prostituita al suo desiderio di notorietà?

L’autore del testo offre pagine intense, grazie alle quali si coglie il clima di quel periodo con tutte le sue contraddizioni e la retorica del periodo.

Riconoscibile il metodo di lavoro del Fanizza che oltre ad essere rigoroso è scorrevole; Un testo illuminante, utile a quanti vogliono conoscere realmente la storia, i fatti, quelli sui quali Nicola Fanizza sa soffiare e almeno accennare a tanti autori finiti nell’oblio come Guido da Verona, Carolina Invernizio, Sibilla Aleramo o Matilde Serao.

* Fonte: Affari italiani, 30.08.2016 (ripresa parziale - senza foto)


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