Inviare un messaggio

In risposta a:
ITALIA 1994-2009. DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"? CHI E’ IL MENTITORE ISTITUZIONALE?!

CASO BERLUSCONI - MILLS: DIMISSIONI E IMPEACHMENT PER BERLUSCONI. Debora Serracchiani: «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l’impeachment» - a cura di Federico La Sala

BERLUSCONI FA FINTA DI NIENTE E CONTINUA L’ATTACCO ALLA COSTITUZIONE. IL PRESIDENTE DELL’ ITALIA SONO IO: "FORZA ITALIA"!!!
venerdì 22 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] Sulle conseguenze della sentenza Mills, come su molte altre cose, è tranchant nella video-intervista de l’Unità. «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l’impeachment» [...]
"FATTORIA ITALIA". LA SCRITTA SUL CANCELLO D’ENTRATA: "IL POPOLO DELLA LIBERTA’" ....
A FUTURA MEMORIA. APPROVATO IL "LODO ALFANO". L’IMMUNITA’ AD PERSONAM SALVA IL PRESIDENTE DI "FORZA ITALIA" DA TUTTO, MA NON DALL’IMMANE VERGOGNOSO REATO DELL’AVER RUBATO (...)

In risposta a:

> CASO BERLUSCONI - MILLS: DIMISSIONI E IMPEACHMENT PER BERLUSCONI. --- Di Pietro: ’’Ecco la mia mozione di sfiducia contro il premier’’. ’’Il comportamento di Berlusconi compromette l’immagine del nostro Paese’’.

martedì 26 maggio 2009

L’Udc ha già dichiarato la sua indisponibilità a sostenerla

Di Pietro: ’’Ecco la mia mozione contro il premier’’. Franceschini: ’’Rinunci al lodo Alfano e si difenda’’

Il leader dell’Idv: ’’Il comportamento di Berlusconi compromette l’immagine del nostro Paese’’. Per la sua iniziativa di sfiducia occorrono però 63 deputati, quelli dell’Italia dei Valori sono solo 27. Leggi il testo integrale. Il segretario del Pd: il presidente del Consiglio ’’usa armi di ’distrazione’ di massa’’. Ma la mozione dipietrista rischia di essere un ’’boomerang, un regalo’’ al Cavaliere

Roma, 26 mag. (Adnkronos) - "L’immagine ed il prestigio internazionale del nostro Paese appaiono gravemente compromessi dal comportamento del presidente del Consiglio che pare privilegiare un proprio interesse privato a continuare a gestire una posizione di potere politico a dispetto dell’interesse nazionale dell’intero Paese". E’ uno dei passaggi chiave della mozione di sfiducia al premier preparata a Italia dei valori che lo stesso Antonio Di Pietro (nella foto) ha illustrato a Verona.

Il documento ruota tutto intorno al caso Mills nel chiedere "la sfiducia al governo presieduto dall’onorevole Silvio Berlusconi e lo impegna a rassegnare le dimissioni nelle mani del capo dello Stato". La mozione, però, ha davanti a sé una via parlamentare tutta in salita. Secondo il regolamento della Camera, infatti, per depositarla occorre il 10% delle firme dell’assemblea (63), mentre i deputati di Idv sono solo 27. Dichiaratosi indisponibile l’Udc, le firme utili dovrebbe fornirle il Pd, che però ha pronta una sua mozione di carattere più generale sulle responsabilità del premier ma senza la sfiducia.

Nel testo dell’Idv, comunque, si parte dal fatto che "i giudici hanno riconosciuto colpevole Mills ritenendo valido l’impianto dell’accusa secondo cui Mills fu corrotto ’con almeno 600mila dollari’ da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in due processi al fondatore della Fininvest". Ripercorrendo tutta la vicenda processuale con stralci di atti, e ricordando l’intervento del lodo Alfano, il testo dell’Idv sostiene che "è di tutta evidenza che pur trattandosi di una sentenza di primo grado, e dunque restando valido il principio della presunzione di innocenza, il caso ha assunto una valenza politica enorme, coinvolgendo direttamente il presidente del Consiglio in carica ed essendo le accuse in essa contenute di tale straordinaria gravità da destare eccezionale allarme nell’opinione pubblica".

Secondo l’Idv, "in queste condizioni, l’interruzione del processo a carico del presidente del Consiglio appare non solo totalmente inutile ma, addirittura, dannosa, nei limiti in cui non consente un preciso accertamento dei fatti e delle responsabilità, cosa che viceversa sarebbe assolutamente doverosa nell’interesse dello stesso presidente del Consiglio, sia nei confronti dell’opinione pubblica che ha il diritto di essere certa dell’onestà di chi la governa e rappresenta". "Proprio in questa direzione si muoveva la richiesta avanzata dalle opposizioni, in maniera costruttiva, nell’interesse generale del Paese, al presidente del Consiglio di rinunciare alla sospensione del processo prevista dal lodo Alfano", si legge ancora nel documento che contiere alcuni stralci di articoli della stampa internazionale che si è occupata del caso.

La conclusione, è che "nei prossimi mesi in Italia si terranno importanti vertici internazionali, a cominciare dal G8, in questo contesto appare a dir poco inopportuno che a presiedere tali riunioni sia un presidente del Consiglio che una sentenza di un tribunale italiano, per quanto di primo grado, ha riconosciuto colpevole di corruzione in atti giudiziari volta a celare fatti di una enorme gravità". Quindi, la sfiducia.

"A noi dell’Italia dei valori l’opposizione del giorno dopo interessa ben poco - spiega Di Pietro illustrando la mozione -. Non possiamo accettare i cosiddetti ’consigli’ di chi ci dice che ’la mozione di sfiducia a Berlusconi è inutile perché siete una minoranza’’. ’’Questa è l’idea di un perdente che ha smesso di nuotare perché la riva è lontana, e quindi è già morto e fa morire la democrazia", aggiunge.

Il leader dell’Idv ha presentato la lettera inviata a Dario Franceschini del Pd e a Pier Ferdinando Casini dell’Udc in cui spiega le ragioni dell’iniziativa e in cui sottolinea che "la mozione di sfiducia che vi chiediamo di sostenere non ha lo scopo di battere ora, subito a tavolino la maggioranza di Berlusconi. Ha un obiettivo più grande, più importante, che inizia oggi e che dovrà durare nel tempo, ovvero avviare un percorso parlamentare congiunto che metta in discussione la credibilità della leadership di Silvio Berlusconi nelle aule e nelle piazze del paese".

"Diamo dunque il via oggi, insieme, ad una nuova azione di resistenza contro questa deriva populistica, sostenendo la mozione di sfiducia - auspica infine Di Pietro - Con un’opposizione unita, anche una scontata posizione minoritaria è una battaglia vinta. Quello che conta è portare uniti tale battaglia in Parlamento, fare in modo che questa sia la mozione di tutte le opposizioni".

Riguardo alla mozione del Pd, Di Pietro e i capigruppo di Camera e Senato, Massimo Donadi e Felice Belisario, annunciano: ’’Siccome un bicchiere d’acqua fresca con questo caldo non fa male, la firmeremo ’’.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: