Un editoriale del quotidiano britannico appoggia l’iniziativa delle dieci domande del nostro giornale "Nessun altro leader democratico avrebbe potuto ignorare i quesiti sull’amicizia con Noemi Letizia" Il Guardian si schiera con Repubblica "Battaglia solitaria, merita sostegno" dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Da giorni la stampa britannica pubblica articoli sulle polemiche suscitate in Italia dalle dichiarazioni o dal comportamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: il divorzio chiesto dalla moglie, il mistero dei suoi legami con Noemi Letizia, le presunte candidature delle veline per le elezioni europee, il rifiuto del premier di rispondere alle dieci domande di Repubblica, la motivazione della sentenza per corruzione contro l’avvocato Mills, i commenti di Berlusconi sull’eccessivo numero di deputati e sulla scarsa utilità del Parlamento. Stamani il Guardian, uno dei più autorevoli quotidiani del Regno Unito, torna sull’argomento con un editoriale non firmato, che come vuole la tradizione anglosassone riflette l’opinione della direzione del giornale. Un editoriale analogo, critico di Berlusconi e a sostegno dell’iniziativa delle "dieci domande" di Repubblica, era già uscito nei giorni scorsi sul Times di Londra.
L’editoriale è intitolato semplicemente "In praise of La Repubblica" (A elogio de la Repubblica).
Ecco il testo. "Nonostante rumori minacciosi da parte di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano italiano di centro-sinistra si è rifiutato di smettere di chiedere risposte alle 10 domande poste al premier circa la sua relazione con una adolescente napoletana, Noemi Letizia. Nessun altro leader democratico avrebbe potuto ignorare i quesiti su questa amicizia nel modo in cui lo ha fatto Berlusconi. La sua spiegazione di come ha conosciuto la famiglia Letizia non regge. Egli non ha spiegato l’affermazione della sua giovane amica sul fatto che il premier le avrebbe aperto la strada in politica o nello show business. Né ci sono state spiegazioni sulle nuove rivelazioni secondo cui la 18enne signorina Letizia è proprietaria di quattro case. Questa è molto più che curiosità della stampa. Sua moglie ha detto che non può più stare con un uomo che "frequenta minorenni" e che egli "non sta bene". Repubblica ha fatto notare che le dichiarazioni della signorina Letizia sui regali di compleanno ricevuti dall’uomo che lei chiama ’papi’ lasciano intendere che erano amici da quando lei aveva 15 anni. La stampa rimane una delle poche forze critiche in una società in cui quasi tutti i canali televisivi rispondono a Mr. Berlusconi. Finora, il suo solo gesto per dare spiegazioni è stato di apparire in un talk show il cui ossequioso presentatore gli ha lasciato pronunciare un monologo autogiustificativo. Ma quando un giornalista di Repubblica ha provato a fargli una domanda questa settimana, Mr. Berlusconi ha perso le staffe. "Che diritto ha di fare domande?", ha gridato. La risposta, in una società democratica, deve essere: "Tutti i diritti del mondo". Repubblica sta combattendo una battaglia solitaria e merita sostegno".
Parla il premier. Silvio Berlusconi oggi è tornato ancora sul caso Noemi Letizia. "Questa volta hanno proprio esagerato, anche portando mie situazioni private al centro della lotta politica. Ora, in questa situazione non c’è nulla che sia men che pulito e ciò verrà fuori", ha ribadito, parlando a Radio Montecarlo. Ed ha aggiunto: "Anche il comportamento di molti giornali è veramente indegno, ignobile, direi sconcio e quando la gente si accorgerà di quella che è la vera situazione, ci saranno molte persone che si dovranno vergognare eccome".