Quando un europeo parla dell’amor di Dio, torce la faccia e sorride ... In Francia si chiama franco, in Inghilterra scellino, in Italia lira. Marco, franco, scellino, lira sono sempre la stessa cosa. Tutti vogliono dire denaro e sempre denaro. Il denaro soltanto è il vero dio del Papalagi, ciò che egli venera di più
Caro Njara Pascal
molto bene!!! Hai toccato il nervo scoperto del problema. Il nodo, infatti, non è il "caro" della mia lingua o della tua lingua, ma la "lingua biforcuta" - le passioni dell’anima, la volontà. e il tradimento della fiducia.
A tuo onore (spero, gradito), ricordo (e riporto) questo passo di "Papalagi" (Discorsi del Capo di Tuiavii di Tiavea delle Isole Samoa - Stampa alternativa, 1997):
Ragionevoli fratelli, ascoltate con fiducia e siate felici di non conoscere il male dei bianchi e le loro angustie. Voi tutti mi siete testimoni che il missionario dice: "Dio è amore. Un onesto cristiano farebbe bene a tenersi sempre davanti agli occhi l’immagine dell’amore. Solo al grande Dio va quindi anche la devozione del bianco". Ebbene, il missionario ci ha mentito, ci ha ingannati, il Papalagi lo ha corrotto affinché ci ingannasse con le parole del Grande Spirito. Perché il tondo metallo e la carta pesante, ch’egli chiama denaro, questa è la vera divinità dei bianchi.
Quando un europeo parla dell’amor di Dio, torce la faccia e sorride. Sorride dell’ingenuità del tuo pensiero. Tendigli però un tondo pezzo di metallo o una grande carta pesante e, allora subito i suoi occhi si illuminano e molta saliva gli giunge alle labbra. Il denaro è il suo amore, il denaro è il suo Dio. Tutti i bianchi pensano a esso, anche quando dormano. Ce ne sono molti i cui occhi si sono fatti ciechi a furia di contare il denaro. Molti che per denaro hanno dato la gioia, il riso, l’onore, la coscienza, la felicità, sì, persino la donna e il figlio. Quasi tutti perdono la salute per il tondo metallo e la carta pesante. Se lo portano addosso nei loro panni, fra dure pelli ben ripiegate. Di notte lo depongono sotto il guanciale, perché nessuno glielo porti via. Ci pensano ogni giorno, ogni ora, ci pensano ogni minuto. Tutti!
Anche i bambini! Devono, sono costretti a pensarci. La madre lo insegna loro e lo vedono fare dal padre. Tutti gli europei. Quando passi nelle fessure di pietra della Germania a ogni momento odi il grido: "Marco!" E di nuovo: "Marco!" Lo senti dappertutto. Quello è il nome ch’essi danno al tondo metallo e alla carta pesante. In Francia si chiama franco, in Inghilterra scellino, in Italia lira. Marco, franco, scellino, lira sono sempre la stessa cosa. Tutti vogliono dire denaro e sempre denaro. Il denaro soltanto è il vero dio del Papalagi, ciò che egli venera di più. [...].
Grazie per il suo intervento.
Mollti codiali saluti
Federico La Sala