Discorso televisivo del capo dello Stato in occasione della Festa della Repubblica
"Il Paese è unito nonostante le contrapposizioni politiche"
Riforme, Napolitano: "Più coesione Rispettare i ruoli istituzionali"
"Dare il via al più presto alla ricostruzione in Abruzzo" *
ROMA - "Basta guardare alla realtà senza paraocchi per vedere che c’è bisogno, come ho detto e non mi stanco di ripetere, di più coesione nel paese dinanzi alla crisi ed alle tensioni che scuotono il mondo". Giorgio Napolitano, nel discorso televisivo in occasione della Festa della Repubblica, torna ad auspicare un clima di dialogo che porti a quelle riforme di cui il Paese ha bisogno. Sottolineando, nello stesso tempo, come l’Italia sia "unita", nonostante "le contrapposizoni politiche". Coesione, dunque. Anche in vista del G8 e "per prendere finalmente la strada delle riforme necessarie al Paese ed al suo sviluppo".
Una coesione che passa "per il rispetto dei ruoli istituzionali" e che deve essere accompagnata da un impegno "straordinario" davanti a crisi e tensioni. Un clima di impegno e collaborazione continua il capo dello Stato, "anche in vista dell’importante, grande incontro internazionale che si terrà il mese prossimo a l’aquila e che costituirà per l’italia un impegno e un’occasione di straordinario rilievo".
E ai cittadini colpiti dal sisma, Napolitano manda messaggio che è di speranza e di stimolo: "L’augurio è che possano veder presto avviata l’opera di ricostruzione, rinata la città de L’Aquila, gettate le basi di un futuro migliore".
Napolitano, infine, sottolinea alcuni segnali della "ritrovata unità". Cita il 25 aprile, "l’omagggio alle vittime del terrorismo di ogni colore". Ed ancora la gratitudine per "gli eroici magistrati e appartenenti alle forze di polizia caduti nella lotta contro la mafia". Tutti segni di unità "tanto più importanti quanto più sono aspre le contrapposizioni politiche e istituzionali, soprattutto in periodo elettorale".
* la Repubblica, 1 giugno 2009