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IN PRINCIPIO ERA IL LOGOS: ARISTOTELE, L’ALLEANZA, LA FILIERA DEL SIMBOLO .... E IL VANGELO CATTOLICO-ROMANO del "LATINORUM" E DELLA MENZOGNA.

TUTTO A "CARO-PREZZO" ("CARITAS"): QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". IL VANGELO DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI. Una nota di Federico La Sala

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE "GIUSEPPE" E DELLO STESSO "PADRE NOSTRO" ... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PRE-EVANGELICO PREFERITO, "IL PADRINO"!!!
giovedì 30 agosto 2012 di Federico La Sala
La Chiesa gerarchica controlla le "azioni" dello Spirito santo e garantisce, amministra e distribuisce a "caro prezzo" ("Deus caritas est": Benedetto XVI, 2006) la Grazia di Dio ("charitas") !?! Avanti tutta!!! Verso il III millennio avanti Cristo!!!
CHIESA CATTOLICA. PENA DI MORTE NEL CATECHISMO
AL DI LA’ DELLA LEZIONE DI PAOLO DI TARSO: "Diventate miei imitatori [gr.: mimetaí mou gínesthe], come io lo sono di Cristo. Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le (...)

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> TUTTO A "CARO-PREZZO" ("CARITAS"): QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". --- Papa Benedetto XVI ha convocato i capidiscatero di Curia. La guerra a Bertone dietro le lettere uscite dal Vaticano (di Roberto Monteforte)

sabato 28 gennaio 2012

di Roberto Monteforte (l’Unità, 28 gennaio 2012)

Questa mattina nel Palazzo apostolico si terrà un incontro importante. Papa Benedetto XVI ha convocato i capidiscatero di Curia. Ci sarà il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone e il suo sostituto monsignor Giovanni Becciu. Si dovrebbero affrontare problemi di governo interno alla Città del Vaticano, le comunicazioni e il rapporto tra i dicasteri e la segreteria di Stato. Una messa a punto della macchina non solo organizzativa. Dovrebbe rimarcare anche la centralità della Segreteria di Stato, un suo controllo su quanto viene prodotto e comunicato all’esterno dai singoli dicasteri. Pare paradossale dopo quanto abbiamo osservato in questi giorni.

Lettere indirizzate al pontefice e al segretario di Stato, dall’ex segretario del Governatorato, monsignor Carlo Maria Viganò, finite sui giornali. Si tratta di due lettere scritte lo scorso anno in cui Viganò, che sentiva montare contro di lui un clima ostile che gli avrebbe impedito di succedere al cardinale Lajolo alla guida del Governatorato, denunciava malaffare e corruzione in Vaticano, indicando nomi e circostanze.

La sua decisa azione moralizzatrice gli avrebbe procurato molti nemici che avevano lavorato per screditarlo presso il segretario di Stato e presso lo stesso pontefice. Una campagna denigratoria che nella sua ricostruzione avrebbe avuto effetto, visto che il 19 ottobre 2011 viene nominato Nunzio negli Stati Uniti.

Le sue lettere sono finite alla redazione de Gli Intoccabili la trasmissione de La7 di Gianluigi Nuzzi che dopo le sue verifiche, lo scorso mercoledì sera gli ha dedicato una puntata bomba. A questa è seguita una reazione molto dura della Santa Sede, affidata ad una nota del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ma concordata sin nei particolari con la Segreteria di Stato. Verità parziali, forzature, falsità, denigrazione: per il Vaticano quella trasmissione conteneva gli estremi per una denuncia. Nella nota vaticana si ribadiva che la decisione di spostare Viganò a Washington era del Papa che manteneva intatta la sua fiducia nel monsignore, tanto da nominarlo suo Nunzio nella sede più prestigiosa, quella degli Stati Uniti. Padre Lombardi poi rassicurava: l’azione moralizzatrice di Viganò e del suo «capo» cardinale Lajolo, sarebbe proseguita con i loro successori.

Ieri il secondo round. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato la seconda lettera, quella indirizzata dall’ex segretario del Governatorato al segretario di Stato in data 8 maggio 2011 per cercare di fargli cambiare parere e bloccare il suo spostamento. Nella missiva Viganò non solo rivendica i suoi meriti, ma indica per nome i suoi «nemici», ne richiama le responsabilità. Denuncia «una strategia» per metterlo «in cattiva luce». Cita fatti, circostanze e testimoni. Un’altra bomba. la seconda lettera

Indica il suo principale avversario «interno» nel monsignor Paolo Nicolini, direttore amministrativo dei Musei Vaticani. Sarebbe lui l’autore delle «veline» pubblicate da Il Giornale per danneggiarlo. E ne denuncia «comportamenti gravemente riprovevoli per quanto si riferisce alla correttezza della sua amministrazione».

L’elenco è lungo e circostanziato. Si parla di interessi esterni, di cattiva gestione dei Musei vaticani. Altra figura ritenuta impegnata nella campagna di denigrazione sarebbe Marco Simeon, l’attuale responsabile Rai dei rapporti istituzionali e vicedirettore della struttura Rai-Vaticano, vicino a Bertone. chi le ha diffuse?

Siamo a fine gennaio 2012. Oggi monsignor Viganò rappresenta il Papa a Washington. Qual è il senso di questa bomba a tempo scaduto? A chi serve? Chi ha fatto arrivare le lettere ai giornali? Missive riservate di cui erano in possesso soltanto il mittente e i due autorevoli destinatari. Stando a quella «Pervenuta» stampigliata in alto a destra della lettera riprodotta da Il Fatto e inviata aBertone, è dai suoi uffici che sarebbe uscita.

Un segno di quanto l’ostilità verso il segretario di Stato possa essergli vicina. In Curia c’è chi non accetta i sui modi accentratori e chi è preoccupato dal suo protagonismo. Alla fine di quest’anno compirà 78 anni. È l’età che ha visto il suo predecessore, cardinale Angelo Sodano andare in pensione. Starà al Papa decidere. Stima molto il suo più stretto collaboratore. Ma potrebbe non essere indifferente ad una campagna che lo presentasse come ostile alla moralizzazione.


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