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PAIDEIA. EDUCAZIONE ALLA SOVRANITA’ DEMOCRATICA ..... "AVERE IL CORAGGIO DI DIRE AI GIOVANI CHE SONO TUTTI SOVRANI" (don Lorenzo Milani).

ESAMI DI MATURITA’. SECONDA PROVA SCRITTA: PEDAGOGIA. Due tracce ... im-possibili - a cura di Federico La Sala

giovedì 4 giugno 2009 di Federico La Sala
STORIA, MEMORIA ED EDUCAZIONE: "MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO". CON GRAMSCI, PRIMO LEVI E KURT H. WOLFF: SULLA ZATTERA DELLA MEDUSA, SU UN OCEANO DIPINTO, CON L’AMORE COGNITIVO.
EDUCAZIONE, INSEGNAMENTO, E SOCIETA’: LA PATRIA, LA NOSTRA PATRIA E’ LA LINGUA, NON LA TERRA NON IL SANGUE. Dante e Saussure insegnano. Materiali sul tema
IL MONDO COME SCUOLA, LA FACOLTA’ DI GIUDIZIO, LA CREATIVITA’, I NATIVI DIGITALI, E L’ATTIVISMO CIECO NELLA CAVERNA DI IERI E DI OGGI. Materiali (...)

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> ESAMI DI MATURITA’. SECONDA PROVA SCRITTA --- 2014: TEMA DI PEDAGOGIA (Progetto "Brocca")

giovedì 19 giugno 2014

Sessione ordinaria 2014 - Seconda prova scritta

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE CORSO SPERIMENTALE

Progetto “BROCCA” Indirizzo:
-  SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO

Tema di: PEDAGOGIA

Il candidato è tenuto a svolgere, a sua scelta, due temi tra quelli proposti:

I

«L’educazione inclusiva è un processo che coinvolge la trasformazione delle scuole e degli altri ambienti di apprendimento, per provvedere a tutti i bambini, compresi i ragazzi e le ragazze, gli allievi appartenenti a minoranze etniche e linguistiche, coloro che provengono da popolazioni rurali, che sono affetti da HIV e AIDS, che presentano disabilità e difficoltà di apprendimento e offrire a tutti, giovani e adulti, opportunità di apprendimento. Il suo obiettivo è eliminare l’esclusione che è una conseguenza degli atteggia menti negativi e della mancanza di risposte nei confronti delle diversità causate dalla razza, dallo status economico, dalle classi sociali, dall’etnia, dalla lingua, dalla religione, dal genere, dall’orientamento sessuale e dalle capacità. L’educazione ha luogo in molti contesti, sia formali che non formali, all’interno delle famiglie e della più ampia comunità. Di conseguenza, l’educazione inclusiva non è una questione marginale ma centrale per il conseguimento di un’istruzione di qualità elevata per tutt i gli studenti e per lo sviluppo di società più inclusive. L’educazione inclusiva è essenziale per raggiungere l’equità sociale ed è un elemento costitutivo dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.»
-  Nicholas B URNETT - Prefazione al Documento dell’ UNESCO “Policy Guideline on I nclusion in Education” - Published by the United Nations Educational, Scientific and Cultural organization - UNESCO 2009 http://www.inclusive-education-in-action.org/iea/dokumente/upload/72074_177849e.pdf

Esponi le tue riflessi oni sul testo sopra riportato e :

-   precisa che cosa s ’ intende per ambiente di apprendimento, evidenziando le concezioni socio- psico- pedagogiche che contribuiscono alla sua definizione;
-   illustra gli approcci metodologico- didattici che possono essere utili ne ll ’ innovazione degli ambienti di apprendimento in una prospettiva inclusiva;
-   precisa come si esprime il rapporto tra inclusione, qualità dell’educazione ed equità sociale.

II

«Tutte le discipline si occupano di impressioni, osservazioni, “fatti”, teorie e modelli alternativi di interpretazione. Ma ogni disciplina fa leva su osservazioni e inferenze caratteristiche; e, soprattutto, ogni disciplina ha maturato strumenti propri, proprie “mosse”, per conferire un senso a questi “dati” iniziali. Il compito di coloro che insegnano le varie discipline è davvero formidabile. Come spiegare comprensibilmente agli studenti che il mondo che essi conoscono in realtà è una collezione di mondi?

Come il ciabattino e il chirurgo vedono “l’uomo della strada” in ottiche completamente diverse, così lo scienziato, l’artista e lo storico affrontano le esperienze quotidi ane e i fenomeni che stanno alla base del l oro lavoro utilizzando lenti e strumenti assolutamente peculiari. La scuola forse non è in grado di dotare ogni studente dell’intero campionario delle lenti disciplinari; anzi, chi volesse fare di ogni giovane uno storico, un biologo o un compositore di musica classica sarebbe condannato all’insuccesso. Il nostro scopo non deve essere quello di accelerare la formazione degli studenti, ma di introdurli nel “cuore intellettuale” o nell’“anima esperienziale” di una di sciplina. La scuola consegue il proprio obiettivo se riesce a dare agli studenti un’idea di come il mondo appare a persone che usano occhiali diversi.»
-  Howard G ARDNER , Sapere per comprendere , Feltrinelli, Milano 2009

Esponi le tue riflessioni sul testo so pra riportato e sofferm at i, in particolare, sui seguenti pun ti:
-   i problemi della didattica disciplinare;
-   la trasmissione dell e nozioni e i percorsi comunicativi tra docente e discente;
-   acquisizione di nozioni o di modelli operativi di utilizzo delle compet enze;
-   la conoscenza come consapevolezza dei diversi punti di vista sullo stesso oggetto.

III

«Insistere unilateralmente sull ’ istanza libertaria o autoritaria deforma la natura effettiva dell ’ educazione. Numerosi errori educativi possono considerarsi il f rutto di una non adeguata o mancata composizione, e quindi della separazione antinomica, dei termini autorità- libertà . Soprattutto la storia dell ’ educazione e della pedagogia moderne possono configurarsi come una continua ripresa critica nei confronti dell ’autorità educativa in nome della libertà. In effetti, la tensione tra autorità e libertà è in educazione una costante ineliminabile: la chiarificazione del suo significato pedagogico non è un discorso chiuso, ma una dialettica che continuamente si riapre. In questa situazione, si dimostra un errore fissare autorità e libertà dentro un ’ irriducibile contraddizione; invece, sono termini correlativi e complementari: hanno valore se coniugati congiuntamente; separati, diventano termini pedagogicamente incompren sibili. In concreto, autorità e libertà sono valori che si sostengono reciprocamente in virtù di una dialettica non soltanto logica, ma esistenziale. [...] Libertà e autorità sono, infatti, da intendere come elementi dialetticamente dipendenti l ’uno dall ’ alt ro. La prima, benché non abbia il diritto di degenerare, è di per sé superiore, essendo il distintivo essenziale dell ’ uomo; la seconda è di per sé inferiore e non ha altro scopo diverso dal servire. [...] Positivamente, l ’autorità è tale se permette e salvag uarda la libertà dell ’educando in vista del suo pieno realizzarsi. La libertà, quale nota essenziale della persona, segna il limite dell ’autorità e lo specifico dell ’educazione.
-  Felice N UVOLI , L’autorità della libertà , SEI
-   Società Editrice Internaziona le, Torino 2010

A ppr ofondisci e discuti le suggestioni del testo - incentrato sulla dialettica d i autorità e libertà - in riferimento anche a questioni specifiche:
-   autorità/autoritarismo
-   libertà/istanze libertarie;
-   autorità e autorevolezza;
-   autorità/servizio
-   libertà/responsabilità;
-   il concetto di persona e la possibile composizione di autorità e libertà.

IV

«Queste tre forme della coscienza di sé (coscienza linguistica, coscienza storica e coscienza morale), che sono naturalmente inseparabili dalla coscienza dell’altro, sono un modesto obiettivo per la scuola di domani. Oggi corriamo il pericolo di una specializzazione troppo precoce, che oltretutto accetta l’idea della lingua come fenomeno puramente utilitaristico. Secondo me, l’Europa - la cui genealogia storica è di tipo non utilitaristico - dovrebbe avere il coraggio di deporre nella scuola i l germe di un’educazione che si muova in direzione opposta all’utilitarismo dominante. Solo così si potrà reagire criticamente a tutta la macchina del conformismo culturale .»
-  Marc F UMAROLI , La scuola: contrappeso della modernità , in AA.VV., Di fronte ai cl assici , a cura di I. Dionigi, RCS Libri, Milano 2002

Considerato il brano sopra riportato, espon i le tue riflessioni sulle seguenti questioni:
-   quale rapporto intercorre fra un corretto processo di formazione della persona e un’impostazione utilitaristica d ell’educazione?

-   che cosa si intende per coscienza linguistica, per coscienza storica e per coscienza morale?

-   perché coscienza linguistica, coscienza storica e coscienza morale sono considerate t re forme della coscienza di sé?

-  attraverso quali strumenti si promuove la formazione di tali tre forme della coscienza di sé?


Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario di italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano- lingua del paese di pr ovenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema


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