Il presidente della Repubblica alla cerimonia di commemorazione delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine
"Dalla tragedia della guerra e barbarie nazista è scaturita la fondazione dello Stato democratico"
Napolitano: "Rispettare e onorare
la Costituzione e tutte le istituzioni" *
ROMA - "Noi dobbiamo onorare la Costituzione anche rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lasciando le Fosse Ardeatine dove ha presenziato la cerimonia di commemorazione delle 335 vittime dell’eccidio nazista del 24 marzo 1944 di cui ricorre oggi il 66esimo anniversario.
Dopo aver visitato il sacrario, il presidente della Repubblica si è soffermato un attimo riflettendo ad alta voce: "Ho il dovere, come si sa e come è scritto nella Costituzione, di rappresentare l’unità nazionale", e quindi "sono qui per ribadire cosa abbia rappresentato il superamento della guerra e della tragica esperienza della barbarie nazista". Tragedia dalla quale è scaturita "la fondazione dello Stato democratico e la Costituzione, che noi dobbiamo onorare anche rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico". "Tenere unito il Paese, non penso ad altro che a questo: a come influire su questo per la mia parte", ha aggiunto Napolitano, spiegando come intende la sua funzione costituzionale di rappresentante dell’unità nazionale.
Napolitano ha partecipato alla cerimonia insieme al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e al vicepresidente del Senato, Vannino Chiti. All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il vice governatore del Lazio, Esterino Montino, la candidata del centrodestra alle Presidenza della Regione Renata Polverini, il capo di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e Armando Cossutta.
Il presidente Napolitano, affiancato dal ministro La Russa, ha deposto una corona d’alloro all’ingresso delle Fosse Ardeatine, osservando un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime. Quindi, dopo il "Silenzio" suonato dal picchetto dei Lancieri di Montebello, è iniziato il mesto appello della 335 vittime della strage nazista. Al termine il capo dello Stato è stato salutato da alcune scolaresche presenti alla cerimonia e ha osservato che "i giovani partecipano come mai avvenuto prima".
* la Repubblica, 24 marzo 2010