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Gay

OMOSESSUALITA’, L’OFFENSIVA DEL VATICANO - di Marco Politi - selezione a cura del prof. Federico La Sala

Seminario alla Lateranense: fermare la cultura gay
martedì 21 febbraio 2006 di Emiliano Morrone
di Marco Politi (La Repubblica, 20.02.2006, p. 29)
Città del Vaticano - La Chiesa prende di petto la cultura gay. Alla Lateranense - l’ateneo del Papa - l’Istituto «Giovanni Paolo II per la Famiglia» parte stamane con un seminario internazionale sull’omosessualità e la questione sessuale. E’ l’iniziativa più grossa sull’argomento che l’Istituto Giovanni Paolo II (fondato a suo tempo per espresso desiderio di papa Wojtyla) abbia messo in campo in vent’anni di attività. L’urgenza è motivata (...)

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venerdì 6 aprile 2007

Mancuso: «Campagna d’odio, responsabili anche gerarchie cattoliche»

Libreria Babele, scritte omofobe sulle vetrine

Il negozio dedicato alla cultura gay è stato preso di mira nella notte: trovati anche una svastica e un insulto a Imma Battaglia *

Scritte omofobe, insulti, una svastica. Nella notte sono state prese di mira le vetrine della libreria Babele in via San Nicolao 10, nel centro a Milano, storico luogo di cultura gay e alternativa. Accanto al simbolo nazista la polizia ha trovato una sigla, «Fn», che presumibilmente potrebbe indicare il movimento di estrema destra Forza Nuova. L’episodio è stato denunciato dai dipendenti della libreria, che hanno sottolineato di non aver mai ricevuto minacce o essere stati oggetto di discriminazioni sul posto di lavoro. Sulle scritte, tracciate con vernice spray nera, stanno indagando la polizia e la Digos. La libreria, una delle prime dedicate alla cultura lesbica e omosessuale, ha sede da sette anni vicino a piazzale Cadorna. Prima era in via Sammartini.

SOLIDARIETA’ - «Esprimo la mia totale solidarietà alla libreria Babele e alla storica leader del movimento gay lesbo-trans Imma Battaglia per le scritte incivili sul luogo di cultura» ha detto Vladimir Luxuria, deputato del Prc, secondo la quale si tratta «dell’ennesimo episodio di omofobia che spinge tutti a mobilitarci il 17 maggio, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, per ricordare il sedicenne morto suicida a Torino e per dare una risposta alla più grande manifestazione omofoba organizzata in Italia: il Family Day». Per Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell’Arcigay «Le scritte omofobe e l’insulto verso Imma Battagliasono l’ulteriore episodio di una campagna gravissima contro i cittadini e cittadine gay e lesbiche di questo Paese. Oltre a esprimere la mia personale solidarietà e vicinanza ad Imma, leader del movimento omosessuale italiano, chiedo con forza che il governo e il Parlamento mettano finalmente in campo tutti quegli strumenti repressivi e legislativi, presenti in tutti gli stati europei, che tutelino le persone omosessuali. Faccio appello a tutte le forze politiche affinché questa campagna d’odio, di cui sono responsabili anche le gerarchie cattoliche, venga respinta con decisione».

BATTAGLIA - «Parole d’ordine che riprendono alla lettera le esternazioni di monsignor Bagnasco - ha aggiunto la stessa Imma Battaglia, presidente di «Di’ Gay Project» - e ne fanno proprio il clima di intolleranza e lo scontro ideologico che scivolano sempre più verso una deriva violenta e fascista. Il suicidio del giovane adolescente di Torino, vessato dal bullismo dei propri compagni perché presunto omosessuale, è il risultato devastante dell’intolleranza omofobica cui i media fanno da cassa di risonanza. Personalmente ringrazio Forza Nuova per l’appellativo rivoltomi, che in confronto alle svastiche, per me è un complimento - ha aggiunto la Battaglia -. Non mi faccio intimidire da chi invece la adotta verbalmente o fisicamente per alzare il livello dello scontro». La difesa della dignità e del rispetto delle persone omosessuali e transessuali, aggiunge, «sono un battaglia civile fondamentale per la difesa della democrazia e della laicità di questo Paese. Chiedo a tutte le forze politiche di condannare questo gesto e al ministro Amato di approvare rapidamente un disegno di legge che punisca qualunque forma di discriminazione e di omofobia».

GRILLINI E PROSPERINI - Per Franco Grillini (Ulivo), così come «qualche giorno fa è stata espressa molta solidarietà, tra cui quella dell’Arcigay, al presidente della Cei per la scritta sulla cattedrale di Genova», ora «ci aspettiamo altrettanta indignazione per le scritte ancora più offensive sulle vetrine della libreria Babele». «Inutile nascondere - afferma una nota del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli - che la recrudescenza di questi atti avviene dopo le parole inammissibili e irricevibili da parte delle gerarchie ecclesiastiche e anche di alcuni esponenti di forze politiche». Anche il Comitato provinciale Arcigay di Milano ricorda che «sempre più con insistenza si stanno susseguendo dichiarazioni omofobe», come «quelle dell’assessore regionale Prosperini» e «offensive come quelle del cardinale Bagnasco». In serata arriva la replica di Prosperini, chiamato in causa da Grillini: «Essare paragonato a Bagnasco dice - è un onore che non merito. In ogni caso, io mi sono soltanto augurato che a coloro che hanno raffigurato il Papa con il dito medio alzato sia applicato l’articolo 403 del codice penale, sul vilipendio alla religione e ai suoi ministri. Il che non ha nulla a che vedere con l’omosessualità».

* Corriere della sera, 06 aprile 2007


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