Caro Francesco,
io ho scelto di non votare per nessuno dei due. Ma ti assicuro che se lo sfidante di Oliverio fosse stato il mio giornalaio, non avrei avuto dubbi, lo avrei sostenuto, il giornalaio. E’ evidente che Oliverio ha avuto grandi incarichi politici per un ventennio. E’ un fatto. Come è un fatto che San Giovanni in Fiore sia oggi il peggiore comune di tutta la provincia di Cosenza, il più assistito d’Italia (batte, in proporzione, Orta di Atella, in Campania), il più arretrato, il più sofferente, il più spopolato. Il più brutto. Il più problematico. E’ chiaro e incontestabile che le sue sorti, magnifiche e progressive, sono decise da "U lupu" (Oliverio). Ed è un fatto che Mario Oliverio non ha mai voluto assumere una posizione politica sul caso del consigliere provinciale Luigi Garofalo (ex Udeur, oggi Psdi), che gli portò i suoi voti nel 2004, facendo altrettanto nel 2009. Garofalo è coinvolto nel processo "Omnia", per aver avuto un ruolo nel rapporto elettorale tra il clan di ’ndrangheta dei Forastefano e Franco La Rupa. Con questo non sostengo che Oliverio, Garofalo e La Rupa sono mafiosi. Oliverio non c’entra con "Omnia" e la posizione penale degli altri due non è ancora definita. Garofalo deve rispondere, salvo aggiornamenti che non ho, essendo fuori sede, di voto di scambio. C’è bisogno d’una rivoluzione culturale e politica in Calabria. Non è più possibile che a palazzo si presentino i vecchi, i cui risultati sono noti all’Italia, nonostante la tua lista sui meriti di Oliverio, che "ha la responsabilità politica del degrado a San Giovanni in Fiore". Il virgolettato si riferisce a un discorso di suoi compagni di partito.
Un abbraccio, emiliano