«Sul Gay Pride il Pd sia meno timido»
di ce.bu. *
«Sul Gay Pride il Pd sia meno timido». Si sono un po’ stufati gli aderenti al “tavolo per i diritti di gay, lesbiche e trans del Partito Democratico” (tra loro Paola Concia, Cristiana Alicata, Ivan Scalfarotto, Enrico Fusco, Carlo Guarino, Sergio Lo Giudice). «E prima c’era la campagna elettorale, e poi i risultati delle elezioni, poi ancora i ballottaggi e i referendum, insomma da settimane si rimanda la decisione di schierarsi ufficialmente a sostegno del Gay Pride, prima per quello di Roma in programma questo pomeriggio, ma soprattutto per quello nazionale che si svolgerà a Genova il 27 giugno. Così oggi ci siamo riuniti e abbiamo buttato giù un documento per chiedere al segretario Franceschini di aderire ufficialmente alle due manifestazioni e di prendere una posizione netta e inequivocabile sul tema della parità dei diritti delle persone lesbiche, gay e trans».
Ma hanno fatto anche altro gli aderenti al tavolo lgbt democratico. Hanno fatto un blitz nei sotterranei del partito per prendere bandiere e insegne del Pd da portare alla sfilata di questo pomeriggio a Roma. «Il nostro è un gesto simbolico per affermare che il Partito Democratico è laico, riformista e valorizza le differenze come i tutti i grandi partiti progressisti d’Europa» spiegano.
«Ora il Pd al RomaPride ci sarà. Ci saranno i suoi elettori, ci saranno moltissimi coordinatori di circolo, consiglieri comunali, ci sarà il segretario del Pd Lazio Roberto Morassut e ci sarà Nicola Zingaretti presidente della provincia, ci sarà Paola Concia deputata del Pd. Ci saranno i gay e le lesbiche del PD che oggi, riuniti a Sant’Andrea delle Fratte, hanno deciso per la linea dura» scrive sul suo blog Cristiana Alicata, che conclude: «Se non alziamo il livello, anche mediatico, di questa lotta, anche quella interna, non andiamo più da nessuna parte...».
* l’Unità, 13 giugno 2009