Roma, in 200mila per il Gay pride. Ci sarà il carro per «Papi»
Guidato dallo striscione con lo slogan della manifestazione «Liberi tutti, libere tutte», sostenuto tra gli altri dall’ex parlamentare Vladimir Luxuria, è partito da Piazza della Repubblica a Roma il corteo del Gay pride. Sono migliaia le persone che al suono della musica dance diffusa dai camion stanno imboccando via Cavour dirette verso il centro della Capitale. Carri allegorici a tema (atteso anche un carro dedicato a "papi"), musica, drag queens e go go boys, alla tradizionale parata
Tra le tante presenze di politici spicca quella del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti: «Il Pd è l’incontro tra diverse culture e sensibilità che con la loro convivenza arricchiscono l’Italia - dice Zingaretti -. A tutti dico: non dobbiamo aver paura, ci sono cose fondamentali come la lotta alla discriminazione, la vicinanza ai diritti delle minoranze, la ribellione contro l’incitamento all’odio per il colore della pelle o l’orientamento sessuale».
Il corteo si snoda sul percorso: piazza della Repubblica, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, piazza Madonna di Loreto, piazza Venezia, via delle Botteghe Oscure, largo Argentina, corso Vittorio Emanuele e si concluderà in piazza Navona. Il carro del comitato RomaPride 2009 è completamente fasciato con il logo della manifestazione e lo slogan «Liberi tutti, Libere tutte», oltre al riferimento all’EuroPride che si terrà a Roma nel giugno 2011.
Sul carro del comitato il richiamo a Stonewall, nel quarantennale della rivolta newyorchese che la comunità lgbtq idealmente riconosce come il momento di nascita del movimento lesbico, gay, bisessuale, transessuale/transgender e queer. In ricordo di quel momento l’animazione in perfetto stile anni sessanta/settanta che condurrà il corteo per le strade del Centro. Il carro Mario Mieli/Muccassassina è ispirato al tema «Papi Gay» per ricordare che, come hanno ribadito gli organizzatori - «la volgarità è quella dell’attuale politica, non di gay, lesbiche e transessuali che sfilano in piazza per i diritti». Per Rossana Praitano, presidente del circolo Mario Mieli, è importante che «dopo le innumerevoli peripezie tecniche e burocratiche il RomaPride ha finalmente ottenuto un percorso degno della manifestazione. Una ventina di ragazzi girano nel corteo del Roma Pride indossando una maglietta nera con una scritta bianca «My name is Noemi».
Tra i cartelli presenti al corteo spiccano quelli contro il ministro delle Pari Opportunità: «Carfagna dice: gay costituzionalmente sterili. I gay rispondono: cervello della Carfagna sterile ad ogni forma di intelligenza. Carfagna la pari opportunità non sa manco dove sta». Sfilano, al Roma Pride 2009, anche automobili con la scritta «Just married from Hawaii» e «Oggi sposi? Domani», oltre ad una auto con due lesbiche vestite da spose. In corteo anche lo striscione: «Rassegnatevi, siamo ovunque» e un trenino dell’Associazione genitori omosessuali.
* l’Unità, 13 giugno 2009