Ansa» 2009-06-13 20:24
GAY PRIDE, IN PIAZZA ANCHE T-SHIRT ’MY NAME IS NOEMI’
ROMA - Hanno sfilato in 300 mila, secondo gli organizzatori, in un serpente dai mille colori caratterizzato da slogan e carri ironici come quelli dedicati al "Papi Gay" o al "Camper anticiarpame". Ma il corteo del Gay pride di Roma 2009, partito da Piazza della Repubblica e giunto in piazza Navona, è stata sopratutto una manifestazione per chiedere conto dei mille diritti negati.
Una kermesse come al solito allegra e folkloristica ma anche un modo per testimoniare impegno civile e diritto di "cittadinanza" per gay e lesbiche. Insieme in 300 mila lungo via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, via delle Botteghe Oscure, Largo Argentina e Corso Vittorio Emanuele prima di giungere a piazza Navona dove la manifestazione si è conclusa. Venti i carri allegorici, tanti i cartelli con su scritto "Habemus papi" e l’immagine del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi con la bocca aperta in segno di smorfia.
Lo striscione con lo slogan - leit motiv del corteo -"Liberi tutti, libere tutte", ha aperto la manifestazione. I carri, organizzati dal circolo "Mario Mieli-Mucca assassina", hanno attinto a piene mani con la loro ironia alla recente attualità "in risposta a una politica che si permette di tacciare il Pride di volgarità e immoralità". Hanno spiegato gli organizzatori. Nel "Camper Anticiarpame", sempre organizzato dal "Mario Mieli", sono stati apposti cassonetti dell’immondizia in cui i manifestanti hanno gettato foto dei politici e articoli di giornali "con dichiarazioni razziste e omofobiche".
Tanti i cartelli contro il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, bersaglio "storico" dell’ironia del popolo gay: Alcuni partecipanti hanno sorretto cartelli con su scritto: "Carfagna dice: gay costituzionalmente sterili. I gay rispondono: cervello della Carfagna sterile ad ogni forma di intelligenza". "Vogliamo la parità di diritti e di doveri". Ha detto il presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, ricordando che dopo la manifestazione dell’ orgoglio omosessuale di oggi nella capitale il 27 giugno si sta continuando la preparazione a Genova del Pride nazionale. "Migliaia di persone, etero, giovani, ragazze, famiglie hanno sfilato oggi a Roma per riaffermare il diritto di tutte e di tutti a vivere in un Paese laico e democratico - ha detto Mancuso -. Dalla richiesta del matrimonio civile alla necessità di norme contro le discriminazioni che combattano realmente la violenza omofobica che in questi giorni è tornata a colpire a Roma come a Verona, il popolo delle vere libertà ha dimostrato ancora una volta che un altro Paese è possibile".