Il cordoglio del club Tenco di Sanremo
Addio a Ivan Della Mea, la sinistra piange il poeta del popolo
Ivan Della Mea (Facebook) ultimo aggiornamento: 14 giugno, ore 14:38
Milano (Adnkronos) - E’ morto nella notte a Milano, a 69 anni. Personaggio simbolo della canzone militante italiana, fu tra i fondatori del Nuovo canzoniere Italiano
Milano, 14 giu. (Adnkronos) - E’ morto a Milano, nella notte, Ivan Della Mea (nella foto) musicista e scrittore. Della Mea è stato trasportato all’ospedale San Paolo di Milano per un malore, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Direttore dell’Istituto Ernesto De Martino e uno dei personaggi simbolo della canzone militante italiana, Della Mea era nato 69 anni fa a Torre Alta di Lucca e viveva a Milano.
Tra i titoli della sua discografia il ’Rosso è diventato giallo’, ’Se qualcuno ti fa morto’, ’Fiaba grande’ e ’La nave dei folli’. A Milano insieme a Gianni Bosio fu tra i fondatori del Nuovo canzoniere Italiano.
Nel 1969 scrive insieme a Franco Solinas il soggetto dello Spaghetti-western ’Tepepa’, con protagonista Tomas Milian e la partecipazione di Orson Welles. Ivan Della Mea lascia la sua compagna e due figli.
Al cordoglio della cultura italiana per la scomparsa di Ivan Della Mea si unisce il Club Tenco di Sanremo, che lo ricorda fra i primi artisti vicini e solidali nella battaglia per una canzone di qualità e di spessore.
Ospite già nel 1977 della ’’Rassegna della canzone d’autore’’, Ivan Della Mea ’’è stato un caso esemplare, forse unico, di rigore intellettuale e di lucidità artistica espressi anche con il semplice mezzo della canzone, una canzone comunque sempre legata alle realtà vive del nostro tempo e ai sentimenti veri e profondi del vivere quotidiano. Una pietra miliare della canzone italiana, che non sarà dimenticata’’.
’’La sinistra piange un cantore di lotte e di passioni, un poeta del popolo, convinto, impegnato, civicamente militante - lo ricorda Marco Rizzo, europarlamentare comunista uscente - Un uomo libero che ha messo in musica e parole la storia dei nostri drammi e delle nostre speranze collettive’’.