MEMORIA. ANNAMARIA RIVERA: PER IVAN *
Se penso ad Ivan
— dice un compagno -
mi tornano in mente
i picchetti davanti alle fabbriche
e le notti e le albe operaie
punteggiate dalla sua voce.
Se penso a lui
— dice il compagno -
ancora sento
quello strano odore di ruggine
e il sapore di cattivi caffe’
e gli altoparlanti del sindacato
che alternavano Montand
con Della Mea
"Amor, dammi quel fazzolettino"
con le sue canzoni piu’ intense.
Se ci penso
— dice il compagno -
finanche i crumiri
le nostre bestie nere
acquistano un poco di dignita’
nobilitati dal mio ricordo
di quel tempo migliore.
Se penso ad Ivan
— gli rispondo -
nel mio tempo
non ci son piu’
squarci e ferite
perche’ Ivan e’ stato
la colonna sonora
che ha scandito
e dato senso
al fluire degli anni
anche anni infelici ed oscuri.
E dimora il senso
nel suo perenne cercare
e interrogare
e provare a immaginare
addirittura a vivere
l’utopia gentile ed impervia
d’un mondo dove quel che
per approssimazione
chiamammo comunismo
e’ anche rispetto e tenerezza
per le creature
umane e non umane
e’ anche ricerca e passione
della bellezza
e’ anche gusto del gesto
creatore e sovversivo
che fa cominciare ogni cosa
daccapo.
E se penso a lui
penso a una piccola utopia
realizzata
perche’ Ivan ed io
mai abbiam litigato
mai uno screzio
mai neppure un’asprezza di tono
fra due di carattere tanto spinoso
come dicono gli altri.
Se penso ad Ivan
penso a quel che ha scritto
la mia nipotina
piu’ che trentenne:
sono una che a sei anni
gia’ cantava "O cara moglie"
e i dischi di Ivan li sceglieva da sola.
Sono una che ora piange
mentre ascolta l’Internazionale
quella sua e di Fortini.
Sono una che a sei anni
da Ivan ha imparato
che cantando si puo’ dire la realta’
rispettarla per lo meno
un poco perfino cambiarla.
Forse,
caro compagno,
il nostro avvenire non e’
gia’ tutto avvenuto,
come tu temi,
se ci sono nipoti
e poi figli di nipoti
ad amare Ivan
quasi come noi
lo abbiamo amato
* NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 855 del 18 giugno 2009
[Ringraziamo Anna Maria Rivera (per contatti: annamariarivera@libero.it) per questo ricordo di Ivan Della Mea]