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Politica

Calabria, "la Voce di Fiore" propone un movimento politico dal basso, capace di costruire un progetto comune per il cambiamento

Accade a ridosso del ballottaggio per il governo della Provincia di Cosenza. Annotare, ricordare, scegliere
giovedì 25 giugno 2009 di Emiliano Morrone
Al di là di provocazioni e insulti ricevuti, emerge, da vari commenti in queste pagine, una grande voglia di cambiamento.
La esprimono giovani calabresi, ragazzi di San Giovanni in Fiore (Cosenza), metafora di un’Italia furba e opportunista.
La manifestano, coi loro nomi, universitari stanchi di subire e lavoratori costretti a emigrare.
Le parole, le speranze e il disincanto degli autori, che evidentemente ci seguono da tempo, provano che una purezza c’è ancora in Calabria, e non si (...)

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> Calabria, "la Voce di Fiore" propone un movimento politico dal basso, capace di costruire un progetto comune per il cambiamento

sabato 20 giugno 2009

La proposta mi trova in sintonia con il messaggio lanciato e su quanto detto, che De Magistris e’ per noi un esempio di certezza per il futuro ( orgoglioso di averlo votato ). Io sto vivendo nel movimento RISVEGLIO IDEALE di Angela Napoli un momento storico per la mia persona e per le mie battaglie, ricordo che da 15 anni sto combattendo a Cosenza una durissima battaglia contro alcuni rami delle istituzioni e della magiostratura per una truffa subita e oggi voglio interessare il mio giornale " la voce in Fiore " di cosa ha scritto Angela Napoli in una interrogazione parlamentare alcuni giorni fa sulla mia battaglia. ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03299 Dati di presentazione dell’atto Legislatura: 16 Seduta di annuncio: 189 del 17/06/2009 Firmatari Primo firmatario: NAPOLI ANGELA Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA’ Data firma: 17/06/2009 Destinatari Ministero destinatario: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA MINISTERO DELL’INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/06/2009 Stato iter: IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03299 presentata da ANGELA NAPOLI mercoledì 17 giugno 2009, seduta n.189

ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell’interno.- Per sapere - premesso che:

in data 21 aprile 2009 sulla emittente privata calabrese «Telespazio TV» un cittadino di Cosenza, Pietramale Livio, ha denunciato una situazione di gravissimo disagio perpetrato a suo danno e a danno del suo nucleo familiare, ormai da quindici anni, da parte della Cooperativa Edilizia, denominata «Elettra» di Cosenza;

peraltro, l’interrogante ha già presentato, nelle precedenti legislature, numerose interrogazioni, indirizzate ai Ministri delle Attività produttive e dell’Economia e delle Finanze, tendenti a richiedere adeguati interventi di controllo sulla gestione della Cooperativa «Elettra» di Cosenza;

nell’esposizione dei fatti il Pietramale ha evidenziato documentate e gravissime irregolarità gestionali da parte di alcuni organi di Giustizia del Tribunale e della Procura di Cosenza;

in merito al contenzioso penale sarebbero emerse due posizioni documentali diverse da parte di Magistrati della Procura di Cosenza: l’una, del P.M. Criscuolo Gaito, titolare dell’inchiesta, il quale avrebbe inteso in merito alle denuncie archiviare il reato nei confronti di un avvocato di Cosenza, l’altra, del P.M. Patrizia Filomena Rosa, la quale in sede di giudizio nell’ambito di una disposizione di archiviazione di reato, sempre inerente la problematica del Pietramale, avrebbe affermato che «nell’annosa vicenda l’unica reale vittima sarebbe il Pietramale che sarà costretto a lasciare un appartamento che ha interamente pagato»;

sempre il Pietramale, nell’esporre televisivamente la propria disavventura, ha affermato con certezza e dovizia di particolari, che il 16 aprile 2002, durante l’esecuzione dello sfratto, sarebbe stato disposto l’invio di numerose unità dei Carabinieri congiunti agli Ufficiali Giudiziari e al momento dell’esecuzione dello sfratto, lo stesso Pietramale sarebbe stato aggredito e ammanettato dai Carabinieri e, cosa gravissima, sarebbe stato, altresì, oggetto di infiltrazioni intramuscolari di medicinali da parte del 118, senza alcuna informativa o consenso dei familiari e del medico curante; medicinali che avrebbero costretto lo stesso, a distanza di 24 ore, alla prestazione di cure presso il nosocomio cittadino;

al momento dell’esecuzione dello sfratto al Pietramale sarebbe stato riscontrato, da parte del medico del CIM di Rende su nomina dell’Ufficiale Giudiziario, una volontà di suicidio a causa dell’imposto rilascio della casa, mentre il medico legale Zuccarello ne aveva predisposto il ricovero presso una struttura adeguata; ma, sempre su dichiarazione del Pietramale, gli organi competenti ad eseguire lo sfratto lo avrebbero lasciato in stato di incapacità connettiva in macchina con la moglie, senza dare esecuzione alle disposizioni del medico legale nominato dal Tribunale di Cosenza -:

se, alla luce di quanto sopra esposto dall’interrogante, su denunzia televisiva del cittadino Pietramale non ritengano, per le parti di competenza, adottare iniziative ispettive presso Tribunale e Procura di Cosenza per accertare le elencate incongruenze giudiziarie e far luce sull’intera problematica. (4-03299)


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