Non immagini quanto mi renda felice questo post; in ambito facebookiano l‘avrei sicuramente condiviso. Finalmente, si avverte forte il desiderio di parole che vogliono concretizzarsi, di idee che vogliono prendere forma, di carica propositiva che vuole materializzarsi.
Sarei felice di leggere il lavoro di tesi sui combustibili naturali o, ancor meglio, di far due chiacchiere con gli sperimentatori. Sono sicura di quanto dal punto di vista tecnico lo studio sia valido, ma bisognerebbe capire bene se è stata condotta in merito un’analisi di mercato, di impatto ambientale, di efficienza del processo e se si a che livelli.
Quanto all’energia rinnovabile basta con i calabresizzati flops di eolico e fotovoltaico. Esiste una forma di energia rinnovabile e per nulla impattante dal punto di vista ambientale che di chiama ENERGIA ONDOSA: la fonte di questo gioiello è il mare e quanto di più bello di tutto ciò è che la Calabria ne è circondata su tre lati. Letture e studi in merito hanno piacevolmente occupato molte notti e molti giorni di un mio passato abbastanza recente, ancor di più, quello di persone a me molto vicine.
Argomenti come questi sarebbero grossi sogni portati a compimento, allo stesso tempo, non sono semplicemente realizzabili...ma ciò diventa possibile se, come prerogative, sii utilizzano (passi il termine) menti, desiderio di costruzione, amore per la realizzazione e soprattutto...fondi economici. Forse neanche quest’ultimo è un aspetto impossibile...del resto, un po’ di tempo fa, qualcuno disse con orgoglio (per me vergogna) “... per fortuna la Calabria è ancora in Obiettivo 1”.
In ogni caso, esistono secondo me, appigli di ripresa di molto più immediata realizzazione: gli sviluppi delle tematiche turistico- ambientali- archeologiche nell’ambito della pianificazione territoriale, per esempio.
Sono tutti aspetti di “sacrificata” realizzazione...ma io spenderei n vite per poterlo fare.
Giusy