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IL PAESE DI PULCINELLA (1994-2009). Il Presidente della Repubblica grida: Forza Italia. Il Presidente del Partito grida: "Forza Italia"..... Chi è il vero Presidente della Repubblica?!!! IL "QUIZ" CONTINUA ....

IL PRIMATO DELL’ITALIA NEL MONDO: LA PRIMA REPUBBLICA A LUCI ROSSE DEL PIANETA. "La politica dell’intimità". Un’analisi di Barbara Spinelli - a cura di Federico La Sala

martedì 23 giugno 2009
[...] La tirannide dell’intimità descritta da Richard Sennett nel 1974 comincia così: con la politica personalizzata, con la comunità casalinga o clanica opposta alla società, alla res publica. L’intimità è tirannica perché i muri trasparenti separano anziché unire: per sfuggire allo sguardo che ti spia, non resta che il silenzio. Nell’open space «siamo tutti visibili e isolati» (Sennett, Il declino dell’uomo pubblico, Bruno Mondadori 2006). Di questa cultura Berlusconi è artefice, (...)

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> IL PRIMATO DELL’ITALIA NEL MONDO --- Videocracy: «Tutto iniziò dagli spogliarelli» - un filmato nato per il solo pubblico svedese curioso, a quanto dice lo stesso regista, di sapere qualcosa in più sulla presunta anomalia politica italiana.

sabato 29 agosto 2009

Videocracy: «Tutto iniziò dagli spogliarelli» *

In ’Videocracy’ la tesi è chiara: televisione e potere in Italia ormai coincidono perversamente. Per capirlo basta risalire a trenta anni fa con la nascita delle tv commerciali di Berlusconi. Quei tristi spogliarelli delle massaie in diretta trasmessi allora in alcuni programmi di quelle tv erano per Erik Gandini, regista del docu che andrà al Festival di Venezia (Giornate degli Autori), solo la prima delle lezioni per un pubblico destinato a diventare da lì a poco elettore tipo dell’attuale premier italiano. Una tesi non male ma neppure nuova per un filmato nato per il solo pubblico svedese curioso, a quanto dice lo stesso regista, di sapere qualcosa in più sulla presunta anomalia politica italiana.

Così in uno spirito dal sapore didattico ’Videocracy. Basta apparire’ (questo il titolo per esteso), inizia appunto mostrando quegli spogliarelli di un’Italia che fu. E poi tante immagini di repertorio con pochi commenti. Si va dai tanti provini di un’Italia disposta sempre più a tutto per diventare famosa, all’intervista di una sorta di Virgilio sfigato vissuto sempre ai margini di questo mondo. Ovvero Ricky ragazzo che ama (non troppo riamato) arti marziali e cantare. Ci sono poi interviste ai fan di Silvio Berlusconi in Costa Smeralda, immagini del ministro Carfagna (con tanto di segnalazione, per il pubblico svedese, di come provenga dal mondo dello spettacolo).

E poi ancora tutto il ricco mondo che vive in Costa Smeralda: la villa del premier con i suoi ospiti illustri (Tony Blair e Putin), il Billionaire. In Costa Smeralda si svolge poi una lunga intervista al press agent Lele Mora circondato dai suoi boy. Mora, come è un pò per tutte le interviste destinate inizialmente per il solo pubblico straniero, si lascia più che andare a dire quello che pensa, a far sentire orgoglioso la suoneria del suo cellulare con ’faccetta nerà come ad azzardare un parallelo tra Mussolini e Berlusconi. E così sarà per Fabrizio Corona, anche lui grande ammiratore del Cavaliere, intervistato nella sua casa a più riprese (tra le sequenze un suo nudo frontale sotto la doccia). Dal fotografo, che non si ricorda di aver dato la liberatoria se non svedese per Videocracy, frasi del tipo «quando io vedo una persona famosa, vedo i soldi non la persona». Infine, in Videocracy che sarà nelle sale italiane in 40 copie distribuite dalla Fandango di Domenico Procacci, tra le molte accuse esplicite e non al premier Berlusconi quella di essersi auto-concesso l’immunità. Mentre, nel segno dell’ironia - nel filmato di circa ottanta minuti che potrebbe incorrere in ulteriori polemiche dopo quelle sullo stop di Rai e Mediaset allo spot -, la visione quasi integrale di un video elettorale di Forza Italia con tanto di tormentone: «meno male che Silvio c’è».

* l’Unità, 29 agosto 2009


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