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FILOSOFIA, ETICA E POLITICA. Quando il cammello va avanti senza il coraggio di bere e di mangiare ("sàpere aude!"), non diventa leone (e nemmeno bambino), e finisce per morire sotto il peso delle tavole della Verità ...

FOUCAULT, HADOT, PROSPERI, VATTIMO. L’ "addio alla verità" degli antichi e la coraggiosa proposta della carità ("charitas"), oggi. Materiali sul tema - a cura di Federico La Sala

lunedì 6 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] Non è solo una questione di parole. La lotta contro l’errore, per la Chiesa, ha cessato presto di essere la parola carismatica dell’apostolo che corregge Simon Mago per diventare la funzione di un potere regolato dal diritto. Da correzione fraterna dell’errante si è trasformata in volontà di uniformazione del consenso e domanda di adesione acritica secondo la formula recitata dall’eretico pentito: «Credo quod credit Sancta Mater Ecclesia» (credo quello che crede la santa madre (...)

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> FOUCAULT, HADOT, PROSPERI, VATTIMO. ---- Le frontiere dell’amore ... nell’analogia charitatis la possibilità di comprendere la verità della marginalità del finito (di Francesco Tomatis).

lunedì 6 luglio 2009

L’amore divino, estasi della carità

DI FRANCESCO TOMATIS (Avvenire, 04.07.2009).

P roseguendo le ricerche di teologia fondamentale svol­te in costante confronto con la filosofia trascendentale, rosmi­niana in particolare, il teologo Giuseppe Lorizio, con il suo re­cente volume Le frontiere dell’a­more, intende estendere il dialogo fra filosofia e teologia, ragione e fede, a quello fra città e Chiesa, toccando temi come quelli della testimonianza, della bellezza, del­la nomadicità e marginalità del pensiero credente. Attraverso la consapevolezza del carattere di frontiera del sapere, dell’umiltà della persona, della marginalità dello stesso credere, ecco che allo­ra emerge l’orizzonte agapico, di amore trinitario in cui si staglia o­gni sforzo umano, per quanto li­mitato, di vera benevolenza. Co­me indicò sant’Agostino: se vedi la carità, vedi la Trinità.

Ma ciò non perché la Trinità cristiana sia ridu­cibile alle relazioni interpersonali umane d’amore. Resta infatti es­senziale, come sottolinea Lorizio, l’asimmetria fra Dio e uomo, fra i­niziativa divina e persone umane, benché in queste si trovi la traccia dell’infinito, proprio nella loro u­mile marginalità. Infatti è l’amore di Dio stesso a essere estatico, co­me affermò lo pseudo Dionigi l’A­reopagita o come nell’idea paoli­na di kénosis divina è profonda­mente inteso, tanto che l’amore kenotico umano non ne è che cri­stiana imitazione. L’orizzonte agapico-erotico trini­tario, secondo Lorizio, ispira l’ela­borazione filosofica di una vera e propria metafisica della carità, che nell’analogia charitatis coglie la possibilità di comprendere la verità della marginalità del finito.

Ma sarebbe davvero impossibile, da parte di filosofie estranee alla fede cristiana, elaborare un’onto­logia trinitaria, relazionale e inter­personale agapica? Lorizio stesso sostiene, seguendo Rahner e Ro­smini, che la conoscenza di Dio, il cui vertice speculativo ha per pro­prio ambito il mistero trinitario, si compone di un aspetto trascen­dentale e, al tempo stesso, di uno a posteriori, a sottolineare il pri­mato della grazia sovrannaturale rispetto, tuttavia, a un ancoraggio antropologico. Proprio l’analisi antropologica trascendentale conduce a quell’idea rosminiana dell’essere, innata all’uomo, all’i­dea insensibile di bianchezza, in­visibile eppure lucente fonte sin­tetica d’ogni colore, che nell’esta­ticità kenotica a cui espone rivela esperienzialmente, senza positiva prensione conoscitiva, la poten­zialità di una onnicorrelazionale, agapica ontologia. Come, con profonda intelligenza estetico­teologica, coglie Lorizio nel sacri­ficio di Isacco raffigurato da Marc Chagall: Abramo stesso sospende la propria esecuzione, leva in alto la mano nel biancore trascenden­te, dunque misticamente esperi­bile all’uomo umile, kenoticizzato, così posto fra rosso del dramma personale e azzurro della divina Shekhinah, a comprendere la im­manente trama divina nella stessa finita, amorevole interpersonalità.

-  Giuseppe Lorizio
-  LE FRONTIERE DELL’AMORE
-  Pontificia Università Lateranense Pagine 368. Euro 25,00


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