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VIAREGGIO, ALLA STAZIONE UN INFERNO: DERAGLIAMENTO DI UN MERCI ED ESPLOSIONE DI DUE VAGONI CARICHI DI GAS. Aggiornamenti

Sono salite a 19 le vittime dell’esplosione di Viareggio. Una donna è infatti morta oggi nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Versilia.
mercoledì 1 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] Racconti dall’inferno della Versilia. Dalle Alpi Apuane, che imbiancano del marmo di Carrara le montagne, dicono di aver visto il cielo diventare arancione.
E’ poco prima di mezzanotte quando in stazione transita un treno merci, che si muove da nord verso sud, da La Spezia in direzione di Pisa, col suo convoglio di quattordici vagoni cisterna carichi gas. "Non è che andasse proprio piano, almeno a 90 all’ora" racconta qualcuno. "Il treno sferragliava sui binari, ho visto delle (...)

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> VIAREGGIO, ALLA STAZIONE UN INFERNO: DERAGLIAMENTO DI UN MERCI ED ESPLOSIONE DI DUE VAGONI CARICHI DI GAS. Aggiornamenti ...DOMANI LA CAMERA ARDENTE, MARTEDI’ FUNERALI DI STATO.

sabato 4 luglio 2009

Ansa» 2009-07-04 11:57

VIAREGGIO: DOMANI LA CAMERA ARDENTE, MARTEDI’ FUNERALI DI STATO

VIAREGGIO (LUCCA) - Dal primo pomeriggio i parenti delle vittime di Viareggio potranno salutare per l’ ultima volta i loro cari nella camera mortuaria dell’ospedale dela Versilia. L’ospedale ha allestito nell’obitorio uno spazio in cui saranno visibili le salme delle 22 persone morte la notte dell’esplosione. La camera ardente nel Palasport di Viareggio sara’ invece pronta domani e, probabilmente, verra’ aperta alla cittadinanza lunedi’ mattina. Intanto rimangono 16 le persone ricoverate in prognosi riservata negli ospedali del centro-nord d’Italia.

Le situazioni piu’ critiche riguarderebbero almeno tre di questi. All’Ospedale Versilia, al Lido di Camaiore, sono stati trasferiti i corpi delle vittime, anche quelle provenienti da fuori Toscana. Ancora non e’ stata stabilito un orario ufficiale per l’apertura della camera ardente che si suppone possa avvenire fra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. Continuano poi le operazioni di identificazione: in base a quanto si apprende a tutte le vittime sarebbe stato attribuito un nome. Ieri sera vi erano ancora due non identificati.

I funerali di Stato si svolgeranno probabilmente martedi’ allo Stadio dei Pini. Il Consiglio dei ministri ha decretato ieri lo stato di emergenza e ha annunciato lutto nazionale.

I funerali per le vittime marocchine saranno celebrati in patria per volontà delle famiglie, come spiegato dall’avvocato Domenico Maccari, legale dell’ambasciata marocchina arrivato oggi in procura a Lucca insieme all’ambasciatore Mohammed Nabil Benabdallah che ha, tra l’altro, incontrato i familiari degli scomparsi. L’ultima vittima, morta a Pisa nel pomeriggio, si chiamava Stefania Maccioni ed era madre di tre bambini: Luca, Lorenzo e Leonardo Piagentini. Anche Luca e Lorenzo sono deceduti per l’esplosione del vagone.

Il marito Marco è ricoverato in gravissime condizioni al centro grandi ustionati di Padova. Stamani poco dopo le 10 era morto un uomo di nazionalità marocchina ricoverato a Carrara. La notte scorsa, sempre a Carrara, era morta un’altra donna. Tra i feriti, almeno cinque sono in pericolo di vita.

Le identificazioni ufficiali sono difficili per lo stato dei corpi, gravemente ustionati. A Roma, per "consentire alla protezione civile di fronteggiare con mezzi finanziari straordinari le conseguenze della sciagura e la ricostruzione", il CdM ha ha approvato lo stato di emergenza che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2009. "Il Consiglio dei ministri - si legge nella nota della presidenza del Consiglio - ha osservato un minuto di raccoglimento e ha ricordato con grande commozione le vittime del disastro ferroviario di Viareggio. Il presidente Silvio Berlusconi, nell’esprimere il cordoglio più profondo, vivo e sentito e nel preannunciare funerali solenni per le vittime e la proclamazione del lutto nazionale, ha ribadito che saranno compiuti tutti gli accertamenti circa le modalità e le cause dell’incidente, auspicando che simili disgrazie non abbiano modo di ripetersi".

A Viareggio, intanto, si cerca di tornare a vivere. Stamani pochi minuti prima delle 6, ha fermato alla stazione il primo treno dopo il disastro. I binari disponibili per il transito sono due su otto e una rete di protezione divide in due l’area, impedendo l’accesso al luogo dell’incidente dove sono ancora in sosta alcuni vagoni del convoglio deragliato. "Dei 1100 sfollati registrati inizialmente, sono ora 80 le persone senza casa - ha spiegato il sindaco Luca Lunardini - la ’zona rossa’ é stata annullata con ordinanze progressive via via che sono state rese agibili le case nell’area circostante la strada sequestrata dalla magistratura. Rimangono ancora circa 30 edifici sotto sequestro o inutilizzabili.

Le persone senza casa potrebbero alloggiare nei 32 edifici reperiti dal Comune di Viareggio e da altri Comuni versiliesi". Il sindaco ha spiegato che, complessivamente, sono 228 le unità immobiliari rimaste danneggiate dall’esplosione; la metà (115) ha subito lesioni rilevanti mentre tra gli immobili più gravemente danneggiati figurano anche 81 abitazioni. Una prima stima minimale sull’ammontare dei danni è di almeno 20 milioni di euro.


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