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RIFORMA BRUNETTA: PENSIONE "COATTA". Non valgono più i riscatti di altri lavori, militare e laurea.

PENSIONI: CHE "BELLA" SORPRESA!!! A SCUOLA, PER FORZA: IN PENSIONE, SOLO DOPO 40 ANNI DI SERVIZIO EFFETTIVO. Scomparsi "due commi" nel decreto salva-crisi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio.

domenica 5 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] Nella Gazzetta Ufficiale, pubblicata il 1° luglio, sono infatti inaspettatamente scomparsi i due commi, il 25 e il 26, dell’articolo 17, che nella versione iniziale del decreto introducevano una sorta di soglia massima - i 40 anni appunto - composta dall’anzianità contributiva e non di servizio. La modifica del testo al fotofinish comporta quindi il mantenimento in “vita” della riforma Brunetta, in base alla quale la pensione diventa obbligatoria con 40 anni di (...)

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> PENSIONI: CHE "BELLA" SORPRESA!!! ---- "PUBBLICITA’ PROGRESSO": L’ITALIA E LA FORZA DI UN MARCHIO REGISTRATO! ---- Il reddito di Silvio Berlusconi nellla dichiarazione Irpef del 2009 è di 23.057.981, circa otto milioni e mezzo in più rispetto all’anno precedente.

lunedì 15 marzo 2010


-  Il presidente del Consiglio si conferma il più ricco: nel 2009 ha dichiarato oltre 23 mln
-  Tra i leader di partito il primo è Di Pietro, con 193.211 euro. Seguono Bossi e Bersani

-  I redditi dei parlamentari italiani
-  Berlusconi "guadagna" 8,5 milioni

-  E’ Tremonti il ministro più "impoverito". Crolla l’imponibile di Bertolaso: -40% in un anno

ROMA - Il reddito di Silvio Berlusconi nella dichiarazione Irpef del 2009 è di 23.057.981, circa otto milioni e mezzo in più rispetto all’anno precedente, quando era di 14.532.538. Il presidente del Consiglio rimane dunque il più ricco tra i parlamentari della Repubblica. Tra i beni immobili a lui intestati risultano anche cinque appartamenti a Milano, due box sempre a Milano, e un terreno ad Antigua. Alla voce "variazioni in aumento" compaiono l’acquisto di un immobile sul Lago Maggiore a Lesa (Novara), la costruzione di un immobile sul terreno di Antigua e l’acquisto di un altro pezzo di terra sempre nei Caraibi.

In ascesa, anche se parliamo di cifre diverse, il reddito del presidente della Camera, Gianfranco Fini: nel 2009 ha dichiarato 142.243 euro di imponibile, contro i 105.633 euro dell’anno precedente. Per il presidente del Senato, Renato Schifani, 190.643 euro con un aumento di circa 31 mila euro rispetto all’anno precedente.

Tra i leader di partito, dopo Berlusconi c’è Antonio Di Pietro con 193.211 euro. Tuttavia, rispetto alla dichiarazione del 2008 l’ex pm ne ha persi circa 25 mila (ne denunciava 218.080). Al terzo posto Umberto Bossi con 156.405 euro: un "guadagno" di circa 22 mila euro nel confronto con i 134.450 dichiarati un anno prima. Segue a ruota il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450 contro i 163.551 della denuncia del 2008. Il reddito più basso è quello del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, in "ribasso" da 142.130 a 123.005.

Vero e proprio "crollo", invece, per il reddito imponibile del sottosegretario di Stato e capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso: secondo la dichiarazione dei redditi, infatti, Bertolaso ha avuto un imponibile di 613.403 euro nel 2008 rispetto a 1.013.822 di euro del 2007, subendo così una flessione di circa il 40%.

Per quanto riguarda i ministri, il più impoverito risulta essere proprio quello dell’Economia, Giulio Tremonti. Nella dichiarazione del 2009 relativa ai redditi del 2008, infatti, Tremonti ha dichiarato soltanto 39.672 euro rispetto ai 4,5 milioni dell’anno precedente. Per il ministro dell’Economia un credito d’imposta di 70.376 euro. Va meglio al ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che nel 2009 ha presentato un imponibile di 149.146, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, quando era fermo a 133.561 euro. La Carfagna ha comprato casa in via del Tritone, avvicinando così l’abitazione al luogo di lavoro, mentre ha venduto l’appartamento che aveva a via Courmayeur.

Il ministro per la Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoi, è il più ricco tra i ministri eletti al Senato. Nel 2008 ha infatti dichiarato un reddito imponibile di 183.299 euro, seguito dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli con 167.784 euro. Di poco inferiore il reddito del ministro della Cultura, Sandro Bondi, con un imponibile di 160.779 euro. Decisamente più staccato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: per lui l’imponibile lordo è stato nel 2008 di 115.915 euro.

Tra i componenti non parlamentari del governo, il più ricco è senza dubbio Gianni Letta. L’anno passato, infatti, il reddito imponibile del sottosegretario alla presidenza del Consiglio ammontava a 1.315.186 euro, distanziando alla grande il secondo classificato, l’allora sottosegretario e attuale ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che nel 2009 ha denunciato redditi imponibili per 634.968 euro. Nel 2009 l’ex senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo, ha dichiarato per il 2008 redditi imponibili pari a 187.039 euro.

* la Repubblica, 15 marzo 2010


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