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RIFORMA BRUNETTA: PENSIONE "COATTA". Non valgono più i riscatti di altri lavori, militare e laurea.

PENSIONI: CHE "BELLA" SORPRESA!!! A SCUOLA, PER FORZA: IN PENSIONE, SOLO DOPO 40 ANNI DI SERVIZIO EFFETTIVO. Scomparsi "due commi" nel decreto salva-crisi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio.

domenica 5 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] Nella Gazzetta Ufficiale, pubblicata il 1° luglio, sono infatti inaspettatamente scomparsi i due commi, il 25 e il 26, dell’articolo 17, che nella versione iniziale del decreto introducevano una sorta di soglia massima - i 40 anni appunto - composta dall’anzianità contributiva e non di servizio. La modifica del testo al fotofinish comporta quindi il mantenimento in “vita” della riforma Brunetta, in base alla quale la pensione diventa obbligatoria con 40 anni di (...)

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> PENSIONI: CHE "BELLA" SORPRESA!!! --- Le nuove norme danneggiano migliaia di lavoratori Impugnate le circolari Miur e FP. La FLC ricorre al Tar.

venerdì 23 marzo 2012

Riforma pensioni.

La FLC ricorre al Tar. Le nuove norme danneggiano migliaia di lavoratori Impugnate le circolari Miur e FP. Eventuali ricorsi di singoli andranno proposti contro gli atti adottati dall’amministrazione, quindi affrontati caso per caso: non ci sono termini decadenziali.

La FLC CGIL impugnerà avanti al TAR del Lazio la Circolare ministeriale della Funzione Pubblica dell’8 marzo 2012, la Circolare nr. 23 e il Decreto n. 22 del Miur del 12 marzo che applicano al settore pubblico e alla scuola la riforma Fornero.

Come abbiamo già più volte denunciato le novità introdotte da questa riforma sono tutte peggiorative e stanno penalizzando migliaia di lavoratori, in particolare nel comparto scuola, per questo la FLC CGIL sta studiando tutte le possibili azioni per contrastarne l’applicazione.

Queste nuove regole hanno effetti diversi anche sui singoli pensionandi e sui requisiti che derivano dalla storia personale di ciascuno. Questo significa che per attivare la tutela individuale e proporre eventuali ricorsi, da valutare caso per caso, è necessario prima di tutto presentare la domanda e attendere un atto di diniego da parte dell’amministrazione a una richiesta di pensionamento o al misconoscimento di uno o più requisiti. Va quindi impugnato un atto amministrativo ben preciso davanti al giudice del lavoro: per l’impugnazione non c’è scadenza.

I lavoratori interessati possono sottoporre l’atto da impugnare agli uffici legali delle FLC CGIL territoriali che li assisteranno nell’azione giudiziaria.

* FLC, 15/03/2012


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