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PIANETA TERRA. SULLE ALI DELLO SPIRITO DI FILADELFIA E DI GIOACCHINO DA FIORE, PER IL DIALOGO E LA PACE. UN NUOVO MOMENTO DELLA PROMESSA ...

OBAMA IN GHANA. IL DISCORSO IN PARLAMENTO. "Good morning. It is an honor for me to be in Accra, and to speak to the representatives of the people of Ghana". Il testo integrale dell’intervento - a cura di Federico La Sala

sabato 11 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] I am speaking to you at the end of a long trip. I began in Russia, for a Summit between two great powers. I traveled to Italy, for a meeting of the world’s leading economies. And I have come here, to Ghana, for a simple reason: the 21st century will be shaped by what happens not just in Rome or Moscow or Washington, but by what happens in Accra as well. [...]
[...] Fifty-two years ago, the eyes of the world were on Ghana. And a young preacher named Martin Luther King traveled here, to (...)

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> OBAMA IN GHANA. IL DISCORSO IN PARLAMENTO. --- Noi africani siamo d’accordo con Obama: il cambiamento deve venire da noi (di SAMIA NKRUMAH)

domenica 12 luglio 2009


-  La Stampa, 12/7/2009 (7:23)

-  INTERVENTO DI SAMIA NKRUMAH

-  La figlia del leader Nkrumah:
-  "Ci servono capi coraggiosi"

-  Samia Nkrumah, figlia del primo presidente del Ghana, è deputata del Convention People’s Party, il partito di suo padre, di cui lei rivendica l’eredità politica

-   Noi africani siamo d’accordo con Obama: il cambiamento deve venire da noi

-  di SAMIA NKRUMAH

ACCRA. Sono orgogliosa del mio Paese e felice che il presidente Barack Obama l’abbia scelto per il suo primo viaggio in Africa. È un riconoscimento alla democrazia del Ghana. Qui, nelle due ultime elezioni, il partito che era al governo ha perso, quello che era all’opposizione ha vinto ed è passato al governo, molto naturalmente, come accade nelle democrazie autentiche. Ho a cuore il futuro del mio Paese, faccio politica per tradizione familiare e quest’anno l’Africa intera celebra il centenario della nascita di mio padre, Kwame Nkrumah, eroe della nostra indipendenza.

Noi africani siamo d’accordo con Obama: il cambiamento deve venire da noi. L’indipendenza non può essere solo politica, deve essere anche economica e quindi dobbiamo ristrutturare i nostri sistemi produttivi. Nel collegio elettorale che mi elegge, ai confini con la Costa d’Avorio, c’è gente che vive in villaggi dove ancora non c’è acqua: è intollerabile. La svolta può venire solo con l’affermazione di leadership oneste. Ciò che manca all’Africa sono leader con una visione. Troppi sono i corrotti. È l’assenza di leader coraggiosi che spiega la mancanza di volontà nel creare le forze di pace interafricane che dovrebbero essere inviate al più presto in Darfur per proteggere la popolazione civile. Negli Anni Sessanta l’Africa aveva un grande progetto, l’indipendenza politica. Oggi serve un nuovo progetto, l’indipendenza economica. Il Ghana può essere il Paese pioniere. Ho vissuto per nove anni in Italia e so che dobbiamo seguire l’esempio di Obama. Lui è un afroamericano che è riuscito a comunicare con i bianchi. Anche noi dobbiamo riuscire a farlo.

* Deputato al Parlamento di Accra


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