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COSMOLOGIA E TEOLOGIA ("IN GOD WE TRUST"). Lo sbarco sulla Luna e la bandiera americana nel "mare della tranquillità"

LA LUNA, 1969: UNA LEZIONE GALILEANA (E DANTESCA) ALLA TERRA. Non così "si va in cielo", non così "va il cielo"! Due note (una di Marco Roncalli) sul tema - a cura di Federico La Sala

AL DI LA’ DI OGNI FONDAMENTALISMO TEOLOGICO-POLITICO E SCIENTIFICO-TECNOLOGICO. Una traccia per una svolta antropologica ...
venerdì 17 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] Oggi però rivedere le sequenze filmate di quel repertorio provoca, oltre alle emozioni di ieri, qualche interrogativo in più che nell’ubriacatura del revival di questi giorni non sempre ha trovato... spazio [...]
[...] ci riferiamo ad alcune immagini. Una fra tutte quella dell’astronauta che posa la bandiera a stella e strisce sulla luna e che - indirettamente - suggerisce l’idea di chi fissa la sua sovranità, quasi a rivendicare un dominio, benché il diritto aerospaziale lo escluda (...)

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> LA LUNA, 1969: UNA LEZIONE GALILEANA (E DANTESCA) ALLA TERRA. --- LA LUNA E’ RICCA DI ACQUA ...Le tracce chimiche dell’acqua pervadono l’intera superficie lunare, come dimostrano i dati, pubblicati questa settimana su "Science".

giovedì 24 settembre 2009

Ansa» 2009-09-24 16:50

LA LUNA E’ RICCA DI ACQUA

ROMA - La Luna non è affatto il mondo arido che si immaginava, ma è ricca di acqua. Non è acqua allo stato liquido, ma di molecole di acqua e di idrossile, ossia una molecola di acqua privata di uno ione di idrogeno. Le tracce chimiche dell’acqua pervadono l’intera superficie lunare, come dimostrano i dati, pubblicati questa settimana su Science. La scoperta si deve agli strumenti a bordo di tre sonde: quelli dell’indiana Chandrayaan-1, il radar italo-americano della sonda Cassini, chiamato Vims, e gli strumenti della sonda americana Deep Space. I dati, che rivoluzionano l’immagine finora più comune della Luna come di un luogo completamente secco, potrebbero perfino mettere in crisi la teoria comunemente accettata sull’origine della Luna.

Le tracce di acqua sono state individuate diffusamente sull’intera superficie, anche se le zone più ricche sono le più vicine ai Poli. Una prima ipotesi é che l’acqua possa avere migrato dai Poli lunari per diffondersi sul resto della superficie. Sembra inoltre che la formazione delle molecole d’acqua e simili sia un processo che si rinnova continuamente sulla superficie lunare, probabilmente favorito dall’azione del vento solare. Le tracce d’acqua più vicine ai Poli sono state trovate soprattutto dalla sonda Chandrayaan-1, dell’Agenzia Spaziale Indiana. I dati che parlano anche italiano sono quelli del radar Vims (Visual and infrared mapping spectrometer), realizzato in collaborazione fra Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. Sono stati registrati nel 1999, quando la sonda Cassini si è avvicinata alla Luna, e a dieci anni di distanza hanno fornito un dato che ha stupito gli stessi ricercatori: l’acqua sulla Luna si trova tanto ai Poli quanto a latitudini più basse. Che le tracce d’acqua siano un po’ ovunque sulla superficie grigia e polverosa della Luna lo dicono infine, chiaramente, anche gli strumenti della sonda della Nasa Deep Space.


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