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PER IL "15O° ITALIA", COSTITUZIONALMENTE, FORMALMENTE E LEGALMENTE, TOGLIERE LA PAROLA : ITALIA, DALLE MANI DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA", DEL PRESIDENTE DEL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!!

L’OCCUPAZIONE DELLA LEGGE E DELLA LINGUA ITALIANA: L’ITALIA E LA VERGOGNA. Un’analisi di Gianrico Carofiglio - a cura di Federico La Sala

RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, AL PARLAMENTO, E A TUTTI I CITTADINI E A TUTTE LE CITTADINE D’ITALIA
martedì 25 agosto 2009 di Federico La Sala
[...] Oggi, nel nostro paese, lo stato di salute delle
parole è preoccupante. Stiamo assistendo a un processo patologico di conversione del linguaggio
a un’ideologia dominante attraverso l’occupazione della lingua.
E l’espropriazione di alcune parole chiave del lessico civile. È un fenomeno riscontrabile nei media
e soprattutto nella vita politica, sempre più segnata da tensioni linguistiche orwelliane [...]
LA LIBERTA’, LA "PAROLA" E LA "LINGUA" DELL’ITALIA, E IL COLPO DI STATO (...)

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> L’OCCUPAZIONE DELLA LINGUA ITALIANA --- «Bella e perduta» la tre giorni di convegno promossa dalla Società Dante Alighieri che si apre oggi a Roma, nella sede di Palazzo Firenze

mercoledì 16 dicembre 2009

L’italiano dell’Ottocento e dei migranti *

◆ La lingua italiana prima dell’Unità fino a quella parlata dai « nuovi cittadini » , i migranti nel Belpaese attuale. Si intitola « Bella e perduta » la tre giorni di convegno promossa dalla Società Dante Alighieri che si apre oggi a Roma, nella sede di Palazzo Firenze, con cui si metterà a fuoco il tema « L’Italia del Risorgimento: dall’italiano dello Stato preunitario alla lingua dei migranti » . I lavori si aprono alle ore 17 con la presentazione del libro « Bella e perduta » ( Feltrinelli) dello storico Lucio Villari, con gli interventi di Bruno Bottai, Giorgio La Malfa e Giuseppe Parlato. Venerdì verrà conferito il Premio « Dante Alighieri » al presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ai lavori prenderanno la parola, tra gli altri, Tullio De Mauro, Alessandro Masi, Antonio Maccanico, Walter Mauro.

* Avvenire, 16.12.2009.


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