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PER L’ITALIA E PER I FESTEGGIAMENTI DEL 150° DELL’UNITA’ NAZIONALE!!! AL DI LA’ DEL TRUCCO POPULISTA E DELLA MENZOGNA DEL PARTITO DI "FORZA ITALIA" E DELL’ATTACCO LEGHISTA, GLI ITALIANI RISCOPRONO IL VALORE DELL’UNITA’ D’ITALIA. Un sondaggio e la sua lettura del responsabile dell’Ipr Marketing, Antonio Noto - a cura di Federico La Sala

giovedì 20 agosto 2009 di Federico La Sala
[...] La sollecitazione del Presidente della Repubblica nei confronti del governo per una più spedita pianificazione dei festeggiamenti per l’anniversario dell’Unità d’Italia si accorda con il sentire degli italiani: la maggioranza non solo dice sì alla celebrazione, ma auspica per il futuro una maggiore valorizzazione della ricorrenza [...]
Carissimi Italiani, carissime italiane, nel mondo ....
2 GIUGNO 2009: IN ITALIA E’ LA FESTA DELLA REPUBBLICA, MA IN ITALIA C’E’ ANCORA CHI FA IL (...)

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> PER L’ITALIA E PER I FESTEGGIAMENTI DEL 150° DELL’UNITA’ NAZIONALE!!! ---- Unità d’Italia, Napolitano a Genova: "Celebrazioni non sono tempo perso".

mercoledì 5 maggio 2010


-  L’ANNIVERSARIO

-  Unità d’Italia, Napolitano a Genova
-  "Celebrazioni non sono tempo perso"

Il presidente della Repubblica invita le forze politiche a evitare polemiche pregiudiziali e respinge tesi storiche infondate che vorrebbero un Sud da abbandonare a se stesso. Anche perché "la maggioranza dei garibaldini venivanon dal Nord"*

GENOVA - Tutte le iniziative comprese nel "sobrio" programma per celebrare il 150/o dell’Unità d’Italia "non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a bordo della portaerei "Garibaldi" per il discorso ufficiale di Genova, implicitamente replicando alle dichiarazioni di diversi esponenti della Lega, con Umberto Bossi . Il capo dello Stato prende la parola nell’hangar della portaerei, al suo fianco, i presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, insieme ai vertici delle forze armate e delle istituzioni locali. Tra gli esponenti politici, il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.

Reagire a tesi storiche infondate.

Per il capo dello Stato, "non è retorica reagire a tesi storicamente infondate, come quelle tendenti ad avvalorare ipotesi di unificazione parziale dell’Italia abbandonando il Sud al suo destino’’. Ipotesi queste, ’’che non furono mai abbracciate da alcuna delle forze motrici e delle personalità rappresentative del movimento per l’unità’’. "Far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità con cui nacque l’Italia serve a offrire una fonte di coesione sociale come base essenziale di ogni avanzamento, tanto del Nord quanto del Sud, in un sempre più arduo contesto mondiale".

Unità d’Italia, no a polemiche pregiudiziali.

Il presidente della Repubblica sottolinea con forza come i festeggiamenti per l’Unità d’Italia "non possono formare oggetto di polemica pregiudiziale da parte di nessuna forza politica. C’è spazio per tutti i punti di vista e per tutti i contributi. Solo così onoriamo i patrioti, gli eroi e i caduti dei mille che salparono da Genova in questo giorno il 5 maggio di 150 anni orsono". Patrioti che "erano in grande maggioranza lombardi, veneti, liguri", "italiani che si sentivano italiani e che accorrevano là dove altri italiani andavano sorretti nella lotta per liberarsi e ricongiungersi in un’Italia finalmente unificata".

Orgoglio nazionale per affrontare il futuro.

Napolitano sui luoghi dove fu conquistata l’unità d’Italia. Per rinfrescare la memoria e rafforzare la consapevolezza comune delle radici. "Celebrando il 150/o dell’Unità d’Italia guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quello che c’è da rinnovare nella società e nello Stato" dice il capo dello Stato. Ma bisogna "recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perché ne abbiamo bisogno. Ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune anche per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e già mettono alla prova il nostro Paese. Ci è necessaria per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia".

In difesa di Garibaldi.

I mille erano guidati da un "condottiero" coraggioso e capace. A Giuseppe Garibaldi rende omaggio Giorgio Napolitano, per ripulire la sua figura da "grossolane denigrazioni". Il presidente ricorda le "capacità di attrazione e di guida", il "coraggio e la "perizia" del condottiero. Non a caso, prima della cerimonia Napolitano ha voluto recarsi allo scoglio di Quarto, dove la spedizione dei mille salpò. E il prossimo 11 maggio il presidente sarà in Sicilia, dapprima a Marsala, dove le camicie rosse sbarcarono, e poi ancora a Calatafimi.

* la Repubblica, 05 maggio 2010


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