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SCHIAVI SILENZIOSI NEL PARADISO DI DUBAI

martedì 25 agosto 2009 di Matteo Trebeschi
Il numero 806 di Internazionale, la nota rivista settimanale che traduce articoli esteri, raccoglie una serie di servizi legati al tema del Viaggio, che però non descrivono i villaggi turistici di impronta occidentale, ormai sparsi in tutto il mondo, ma offrono un immagine meno idilliaca della tanto lodata globalizzazione.
Il primo articolo è di Johann Hari, apparso sul quotidiano britannico The Independent con il titolo The dark side of Dubai.
Com’è noto, Dubai è la città più importante (...)

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> SCHIAVI SILENZIOSI NEL PARADISO DI DUBAI

martedì 29 settembre 2009
C.Att .Sig. Matteo Trebeschi Mi riferisco all’articolo on-line apparsa sulla Voce di Fiore e riguarda alla condizione di schiavo , anzi direi dei schiavi ai vari livelli anche molto alti debbo dire, per gli "expatriates" (che vivono esclusivamente con contratto di lavoro rigorosamente dico rigorosamente sponsorizzato dal datore di lavoro a tutti i livelli e che deve essere per forza locale) Per chi non é cittadino locale di Dubai,finito il lavoro o fallita l’Azienda si ritrova ipso facto in aereo il giorno dopo e con la forza sulla via di casa . Non esistono ne clandestini ne rifugiati . Le banche poi seguono alla lettera la shaaria islamica : non danno interessi poiche l’usura é bandita dal Corano ma danno una commissione detta (omla) sul giro d’affari procurato dalla banca (che é la stessa cosa : se non é zuppa é pan bagnato caro Sig. Matteo Trebeschi) . Pur non essendo d’accordo ne con la sua linea politica di chiara tendenza marxista Leninista , terzomondista e verde (un bel business ciuccia soldi eh!! quello verde Sig. Matteo debbo darle raggione in pieno sul trattamento di chi é ahimé su livelli molto bassi quale manovalanza,operai edili,operai semplici ei carissimo sig. Matteo non é solo per Dubai (il solo paradiso fiscale) ma anche e non solo per tutti dico tutti i paesi del Golfo e della stragrande maggioranza dei paesi Islamici Egitto, Pakistan, Indonesia, compresa, Palestina lato palestinesi naturalmente). In quei lidi carissimmo Sig. Matteo non c’é Libertà di espressione democrazia (ne socialista reale ne liberale)e grazie all’Islam ed alla fatalità per chi nasce povero c’é solo Allah ! Allah e Maometto invocato dai ricchi e qui per loro per curare poveri e deseredati. Mio caro Sig. Matteo le consiglio di andare a Parlare con le famiglie reali ed i Mullah di tutti i paesi del golfo che ho visitato piu volte durante la mia vita e... non mi si raconti la luna nel pozzo conosco e scrivo l’arabo forse meglio di tanti natii inquei Lidi. La Saluto Zaven

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