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PER LE "CELEBRAZIONI" DELL’UNITA’ D’ITALIA, (2011). DOPO IL G8, UN RILANCIO IN GRANDE STILE DEL "CONCORDATO" TRA GOVERNO VATICANO E GOVERNO STATO ITALIANO ...

ALL’AQUILA, ALLA FESTA DELLA PERDONANZA, INCONTRO BERTONE-BERLUSCONI. INSIEME PER GRIDARE DI NUOVO E PIU’ FORTE: "FORZA ITALIA", FORZA "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!! Una nota - a cura di Federico La Sala

giovedì 27 agosto 2009 di Federico La Sala
[...] per la tradizionale festa religiosa. "Gli altri anni al massimo si faceva vedere un sottosegretario abruzzese", dice stupito il comitato organizzatore della Perdonanza. Domani, invece, all’appuntamento sarà presente, oltre al premier e al cardinale Bertone Segretario di Stato Vaticano, il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, braccio destro di Berlusconi, regista del tentativo di riavvicinamento fra Berlusconi e la Santa Sede [...]
CRISTIANESIMO, CATTOLICESIMO E (...)

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> ALL’AQUILA, ALLA FESTA DELLA PERDONANZA, INCONTRO BERTONE-BERLUSCONI. --- L’Aquila, tafferugli alla "Perdonanza" "Letta vattene, Cialente vergogna" (di Piera Matteucci).

domenica 29 agosto 2010

ABRUZZO

-  L’Aquila, tafferugli alla "Perdonanza" "Letta vattene, Cialente vergogna"

-   "Alle 3e32 io non ridevo" hanno gridato i manifestanti al passaggio del sottosegretario su Corso Federico II. Molta tensione nonostante l’invito del sindaco alla ’’non belligeranza’’

dal nostro inviato PIERA MATTEUCCI *

L’AQUILA - "Il Gran rifiuto della cricca", "Celestino sarebbe stato con le carriole", "Letta vedi de jittene", "Zona rossa di vergogna", "Alle 3.32 io non ridevo": hanno atteso che il corteo della Bolla partisse da Piazza Duomo, con in testa il mezzo dei vigili del fuoco che trasportava le spoglie di San Pietro Celestino. Poi, il popolo delle carriole e un gruppo di rappresentanti dei comitati cittadini hanno srotolato gli striscioni e, al passaggio del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, hanno dato il via a cori di protesta, ricordando che il cuore della città è ancora una ’zona rossa’, piena di macerie e in cui è impossibile accedere.

La 716ma edizione della Perdonanza celestiniana, oltre ad essere la festa religiosa e spirituale più importante della città (qui ogni anno viene aperta la Porta santa, l’unica oltre quella di Roma, che però si apre ogni 25 anni), è stata l’occasione per sottolineare ancora una volta, davanti ai cittadini, ai turisti e ai tantissimi giornalisti che hanno seguito l’evento, la situazione in cui si trova il capoluogo dell’Abruzzo a sedici mesi dal sisma.

"Rispettiamo solo i pompieri" hanno gridato i contestatori, che poco dopo hanno intonato slogan contro i potenti del G8, contro le cricche e contro chi nel terremoto che ha distrutto L’Aquila ha trovato una grande fonte di speculazione e guadagno. Alla fine, però, la contestazione ha lasciato spazio allo spettacolo del corteo in costumi storici e ai tamburi degli sbandieratori. Il popolo delle carriole, ordinatamente, si è accodato ai figuranti, intonando a una sola voce ’L’Aquila bella me’.

* la Repubblica, 28 agosto 2010


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