Barroso difende i portavoce della Commissione dagli attacchi di Berlusconi
Il presidente della Commissione Ue difende i portavoce dell’esecutivo europeo attaccati da berlusconi. "Sono molto fiero" del loro servizio, ha detto, "gode di tutta la mia fiducia e il mio appoggio anche perché nessuna altra istituzione al mondo si mette a disposizione della stampa per rispondere a ogni domanda, dalle auto all’influenza A". E’ in sostanza una replica molto dura alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi contro le esternazioni dei commissari e dei portavoce dell’Unione. Al premier non erano piaciute le richieste di chiarimento sul respingimento dei migranti e da danzica era andato giù duro: "Devono tacere, deve parlare solo il presidente, oppure l’Italia blocca la Ue". Una minaccia seguita da una polemica molto dura di Schulz, capogruppo dei democratici e dei socialisti al parlamento europeo ("Non deve nemmeno venirgli in mente di poter zittire l’Europa") , nonchè dalle critiche della stampa europea e dell’opposizione italiana.
Rispondendo ai cronisti durante la presentazione del programma politico per il suo secondo mandato (l’Europarlamento voterà la sua conferma nelle prossime settimane), Barroso ha elogiato la peculiarità del "metodo comunitario", e delle istituzioni sovranazionali che lo incarnano, l’Europarlamento e la Commissione europea, riferendosi chiaramente a Berlusconi: "Ci sono persone - ha osservato - che a volte non comprendono l’originalità della Commissione, che ha non solo il diritto, ma il dovere di dare informazioni a tutti i cittadini. E’ ciò che fa ogni giorno con il servizio dei portavoce, di cui sono molto fiero. Non c’è nessun altro organismo amministrativo a livello internazionale che si metta ogni giorno al servizio dei cittadini". Il servizio dei portavoce, perciò, "ha tutta la mia fiducia e tutto il mio sostegno", prosegue Barroso. E conclude: "Io sono intransigente nella difesa delle prerogative delle istituzioni europee e in particolare della Commissione che deve comunicare su una base di lealtà verso gli stati membri".
Parlando d’immigrazione Barroso riconosce poi la necessità di una politica comunitaria da realizzare nei prossimi cinque anni. "L’immigrazione svolge un ruolo importante per la crescita della popolazione dell’Ue, contribuendo a colmare le carenze della forza lavoro. Nel contempo - osserva - la gestione dei flussi migratori costituirà una delle maggiori sfide cui l’Ue dovrà far fronte negli anni a venire".
* l’Unità, 03 settembre 2009